Le trattative tra l’HDZ e il Movimento patriottico (DP) per la formazione del nuovo governo stanno volgendo al termine. Entro domani, martedì 7 maggio, verrà elaborato il concetto di base dell’accordo di coalizione. Avremo una maggioranza stabile”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del governo e ministro dell’Edilizia Branko Bačić. “Abbiamo ascoltato la voce degli elettori e dei cittadini croati espressa alle elezioni politiche, quindi per una fetta dell’elettorato è una cosa naturale vedere HDZ, Movimento patriottico e rappresentanti delle minoranze nazionali formare la nuova coalizione di governo”, ha dichiarato Bačić, che ha partecipato alla sessione solenne del Consiglio cittadino di Spalato in occasione della Giornata della Città. Alla domanda dei giornalisti se del governo faranno parte anche l’SDSS (il Partito democratico autonomo serbo) e Vesna Vučemilović, il ministro dell’Edilizia ha risposto che martedì ci verranno date informazioni al riguardo. “È importante dire che il governo e l’HDZ continueranno ad avere cura delle minoranze nazionali con programmi operativi e progetti che abbiamo stabilito, pianificato e progettato in precedenza insieme ai rappresentanti delle etnie”, ha sottolineato Bačić che non ha fornito dettagli sulle richieste del Movimento patriottico affermando soltanto che i negoziati sono ancora in corso.
Durante la mattinata di oggi ai Banski dvori (sede del governo) si è svolta la riunione tra il premier nonché presidente dell’HDZ, Andrej Plenković e i rappresentanti dei partiti che hanno fatto parte della coalizione di governo nello scorso mandato e che con tutta probabilità lo sosterranno anche nella formazione del nuovo Esecutivo. Si tratta di HSLS, HNS, HSU e HDS.
Martedì invece sarà la volta dei parlamentari delle minoranze nazionali, tra cui Furio Radin, deputato al seggio specifico della Comunità Nazionale Italiana.

Commentando gli articoli pubblicati dai vari media sulla creazione di una nuova maggioranza di governo tra HDZ, DP e alcuni deputati delle minoranze nazionali, ma senza quelli dell’SDSS, il presidente del Partito democratico autonomo serbo Milorad Pupovac ha affermato che le minoranze restano compatte indipendentemente da quale decisione verrà presa. Pupovac, dopo aver onorato le vittime dei crimini ustascia nella località di Veljun nella regione del Kordun, ha detto che “il prossimo passo sarà la continuazione dei colloqui del gruppo parlamentare dei deputati delle etnie, dopodiché saranno possibili altri colloqui”. Ha aggiunto di aver parlato con Andrej Plenković e di non aver avuto l’impressione di una possibile rinuncia né del primo ministro nei confronti delle minoranze, né dei rappresentanti di quest’ultime nei confronti del premier.

Alla domanda se l’SDSS sia pronto a sostenere il nuovo governo in sede parlamentare, Pupovac ha risposto che marredì, dopo i colloqui con gli altri deputati delle minoranze, esprimerà il suo parere al riguardo. “Saremo uniti nel raggiungimento dei nostri obiettivi comuni e saremo uniti nella decisione che prenderemo”, ha detto Pupovac, aggiungendo che “li attende una decisione non facile, ma saranno uniti per preservare l’unità del gruppo parlamentare e realizzare gli interessi dei rappresentanti delle minoranze nazionali”.