“Ieri sera avevo in piano di andare a letto più o meno alla stessa ora come tutti gli altri giorni. Tanto se dormivo o ero sveglio sul risultato elettorale non potevo più influire. I miei familiari e numerosi amici, che ringrazio per l’affetto che mi hanno dimostrato, però me lo hanno impedito. Il mio telefono non ha smesso di squillare nemmeno per un istante”. Così Furio Radin, il giorno dopo aver ottenuto il decimo mandato come deputato CNI, ma con molta più fatica di quanto si poteva immaginare. Infatti, Radin ha battuto il suo avversario Corrado Dussich per soli 35 voti.
“Per quanto riguarda l’esito del voto desidero complimentarmi ancora una volta con il mio avversario e con il suo sostituto, d’altronde lo avevo fatto anche prima dell’election day, in occasione del nostro faccia a faccia televisivo”.
Per quanto concerne il suo sostegno ai potenziali mandatari per la formazione del governo Radin ha detto di non essersi ancora studiato a fondo i nuovi equilibri tra le forze politiche. “Mi ero concentrato sull’esito delle votazioni nella XII circoscrizione (minoranze nazionali, ndr)” ha detto. Alla domanda se è pronto a proseguire la collaborazione con il premier uscente Andrej Plenković, Radin ha risposto che “in passato il nostro rapporto è stato corretto”, ma che “il futuro deve essere ancora scritto”.
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