La Banca centrale europea (Bce)smentisce che l’introduzione dell’euro abbia scatenato un’ondata inflazionistico speculativa in Croazia. Con un articolo pubblicato sul suo blog2, l’istituzione monetaria sostiene che l’impatto del passaggio all’euro sulla dinamica dei prezzi al consumo in Croazia “finora è stato relativamente piccolo e dello stesso ordine di grandezza di quello osservato in precedenti passaggi di valuta, nonostante un contesto inflazionistico più impegnativo”.
Nell’articolo l’istituzione rileva che “alcuni consumatori hanno espresso la preoccupazione su un possibile effetto addizionale degli aumenti dei prezzi a seguito del passaggio all’euro. Questi timori hanno una lunga storia nell’eurozona. I media e alcune parti dell`opinione pubblica spesso sospettano che i fornitori di servizi, in particolare i ristoranti, sfruttino l’opportunità di un passaggio di valuta per aumentare i prezzi in maniera esorbitante”. Ma secondo la BCE la dinamica inflazionistica in Croazia ha mostrato una leggera attenuazione tra dicembre e febbraio e i prezzi hanno segnato una variazione mensile a gennaio in linea con quella di altre economie dell`eurozona (+0,3 p.c.). A febbraio in Croazia l’inflazione si è attestata all’11,7 p.c. su base annua. In altri termini l’effetto dell’introduzione dell’euro sull’inflazione a gennaio e e febbraio è stato molto lieve, pari soltanto allo 0,4 p.c.