Coronavirus, al Porto di Capodistria pronti per l’emergenza

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Coronavirus, al Porto di Capodistria pronti per l’emergenza

Il Porto di Capodistria per il momento non risente ancora della crisi mondiale causata dal Coronavirus. Nonostante gli intensi scambi con l’estremo Oriente le merci in transito non sono diminuite, ma una simile eventualità non è da escludere. Lo hanno rilevato in conferenza stampa i massimi rappresentati dello scalo portuale. I disagi causati dall’epidemia potrebbero colpire singoli segmenti dei traffici portuali a partire dal terminal automobili, nonché le importazioni di carta e cellulosa. La direzione di “Luka Koper”, guidata da Dimitrij Zadel, ha rilevato che i risultati della gestione nei mesi scorsi avevano fatto registrare netti miglioramenti e che è troppo presto per prevedere l’effettiva portata negativa della situazione sanitaria in Cina e nel mondo. I bilanci sono attualmente nei limiti previsti dal piano aziendale. Lo scalo istriano ha confermato di essere preparato adeguatamente a eventuali emergenze come l’arrivo di qualche nave con marittimi contagiati dal morbo. Tutto il personale dei mercantili viene controllato e le unità possono attraccare soltanto dopo aver avuto luce verde dai medici. Le varie istituzioni che sarebbero chiamate a intervenire se necessario sono in costante contatto e sono pronte a svolgere il proprio ruolo. I timori principali sono legati al traffico passeggeri. La prima nave da crociera è annunciata a Capodistria per aprile e sino ad allora saranno approntati tutti i provvedimenti ritenuti necessari. In merito ai risultati della gestione nel 2019 sono stati di un terzo inferiori a quelli ottenuti un anno prima. Si è verificata una flessione nelle merci manipolate in virtù soprattutto della crisi che si profila nell’industria automobilistica e metalmeccanica. In leggero calo i container, ma Capodistria rimane il centro principale per le automobili nel Mediterraneo. A pesare sui bilanci è stato il costo del lavoro, con l’abbandono del vecchio sistema di lavoro interinale. Il personale necessario è stato assunto in pianta stabile, facendo aumentare del 40 per cento l’organico. Prossimamente sono previste altre 90 assunzioni che porteranno a oltre 1.640 il numero dei lavoratori. Per il 2020 all’Ente portuale rimangono moderatamente ottimisti. Il piano degli investimenti rimane fissato a 87,5 milioni di euro. Sarà completata la nuova entrata dal versante di Bertocchi, il nuovo approdo per i traghetti, l’autorimessa coperta e avviati i lavori per prolungare il Molo I. È stata ripetuta l’importanza del secondo binario ferroviario per favorire l’aumento degli scambi marittimi.

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