Aumentano le tasse sulle case di villeggiatura: Istria e Quarnero comprese

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Aumentano le tasse sulle case di villeggiatura: Istria e Quarnero comprese
Photo: Matko Begovic/PIXSELL

I cambiamenti fiscali avviati a inizio anno hanno fatto sì che molte città, per controbilanciare la diminuzione della pressione fiscale sul lavoro, aumentassero le tasse sugli immobili e quelle sul capitale. Decisione che ha avuto grandi ripercussioni soprattutto per chi possiede una seconda casa lungo il litorale, le famose “vikendice”, senza alcuna eccezione per l’Istria e il Quarnero.

Le case di villeggiatura sono considerate seconde case e quindi non vengono valutate come residenza stabile. Questo tipo di imposizione fiscale viene applicata a discrezione dei Comuni e delle Città, ciò significa che varia da località a località in base alla decisione dell’amministrazione locale e viene pagata annualmente.

In seguito alle modifiche entrate in vigore a inizio 2024 la fascia di tassazione ora è compresa tra i 0,60 e i 5 euro, mentre prima variava dai 0,66 ai 1,99 euro per metro quadro di superficie utilizzata. Secondo i dati forniti dall’ente fiscale questo aumento è stato sfruttato da molte delle amministrazione locali, per la precisione ne hanno usufruito 240 su 556, mentre 303 hanno mantenuto la tassazione uguale a quella dell’anno scorso e 13 l’hanno diminuita.

Sono 50 invece le città che hanno deciso di rincarare al massimo l’imposta, corrispondente a 5 euro per metro quadro, e tra queste troviamo Fiume e Pola, seguite da altre località della costa adriatica come Sebenico, mentre Spalato e Zara, l’hanno mantenuta stabile a 1,99 euro. Da notare che Ragusa (Dubrovnik) e Meleda (Mljet) hanno introdotto questa tassa appena nel 2024 e l’hanno fissata immediatamente a 5 euro. Anche Zagabria ha aumentato il tributo al massimo valore, a differenza della maggior parte delle altre località del nord e dell’est della Croazia che non la fanno pagare o comunque la mantengono al minimo.

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