Amianto alla scuola Belvedere: protesta dei genitori

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Amianto alla scuola Belvedere: protesta dei genitori

La Città di Fiume ha assicurato per quest’anno 3,5 milioni per la manutenzione e il rifacimento degli edifici delle scuole elementari. Gran parte di quest’importo, ovvero 2,2 milioni, è stata destinata ai lavori di ricostruzione e riqualificazione energetica delle Scuola elementare italiana “Belvedere”, che hanno preso il via a fine agosto e dovrebbero terminare a dicembre. Nella prima fase è previsto il rifacimento completo del rivestimento murale dell’edificio e la sostituzione del tetto in amianto. Prevista poi la sostituzione degli infissi con nuovi in PVC, l’installazione di valvole termostatiche ai caloriferi e la realizzazione di nuovi parafulmini. Ed è stata proprio la sostituzione del tetto in amianto a scatenare in questi giorni le ire di un gruppo di genitori, che hanno deciso di convocare una riunione assieme ai rappresentanti della Città e in presenza dei media. Capitanati da Darko Kojčinović, una trentina di genitori ha protestato apertamente sul fatto che i lavori in questione siano stati effettuati durante le ore di lezione, mettendo in pericolo la salute dei bambini. Dopo le prime rimostranze ricevute da mamme e papà martedì scorso, il direttore della SEI, Denis Stefan, ha deciso di cedere alle pressioni informando i genitori che la scuola sarebbe rimasta chiusa per l’impossibilità di areare le aule durante i necessari interventi di estrazione delle lastre di amianto. I genitori hanno avuto da ridire sul fatto che, a detta loro, il direttore non avrebbe ritenuto affatto necessario chiudere l’istituto scolastico, ma avrebbe reagito soltanto dopo le loro proteste.
A nome della Città, ai presenti si è rivolta Denis Šulina, capodipartimento per la gestione del patrimonio, la quale ha spiegato che i lavori sono stati rimandati a causa del coronavirus, altrimenti sarebbero stati effettuati durante le vacanze estive. “Ci rendiamo conto del fatto che voi genitori siate preoccupati per la salute dei vostri figli, ma va detto che tutte le tegole in amianto sono state eliminate e non c’è più alcun pericolo per gli alunni. Abbiamo ricostruito una ventina di scuole finora, i lavori si sono svolti anche durante le lezioni e non ci sono mai stati problemi. La cosa più importante è terminare tutti i lavori affinché gli istituti scolastici diventino posti più sicuri per chi li frequenti. Il contratto di realizzazione prevede che i lavori vengano terminati entro 123 giorni dal loro inizio”, ha spiegato Šulina.

I rappresentanti della Città e il direttore Denis Stafan (primo da destra)

La risposta della resaponsabile non è servita però a calmare i genitori presenti, che hanno minacciato di mandare a scuola gli ispettorati di competenza al fine di confermare o meno se il soggiorno a scuola dei loro bimbi sia sicuro e di appurare le responsabilità di quanto accaduto. Dopo un lungo dibattito, durante il quale il gruppo ha avuto per lo più da ridire sul fatto che nessuno li aveva avvisati del fatto che l’edificio scolastico sarebbe stato sottoposto a lavori, non si è giunti ad alcuna conclusione. I genitori hanno addirittura chiesto che le lezioni si svolgano online nei prossimi giorni. Alcuni insegnanti, tra i quali Luciana Kruljac, si sono lamentati del fatto che gli esecutori dei lavori hanno consigliato loro di chiudere le finestre per evitare che la polvere entri in classe. Il risultato, a detta della docente, è stato un ambiente dall’aria irrespirabile, visto che per motivi epidemiologici in questo periodo non è permesso accendere i condizionatori.
La scuola, comunque, riapre oggi. “Io non posso decidere sul da farsi – ci ha detto il direttore Denis Stefan –. Devo seguire le regole dettate dal fondatore, dal dipartimento dell’istruzione, i quali hanno detto che possiamo riaprire. Non ci sono pericoli per quanto riguarda l’amianto. I genitori potranno poi decidere se mandare i bambini a scuola nei prossimi giorni o meno. Inoltre, il sig. Kojčinović non è il rappresentante del Consiglio dei genitori e non gode del sostegno di tutto l’organo”.
Interpellato al riguardo, il sindaco Vojko Obersnel ha dichiarato che quelli in corso alla SEI “Belvedere” sono lavori ordinari, che sono già stati fatti in tantissime altre scuole. “Penso che l’unico sbaglio del direttore sia stato quello di chiudere la scuola. Capisco la sua reazione, dettata anche dal periodo in cui viviamo, ma penso che avrebbe potuto prorogare i lavori di qualche giorno, in accordo con l’esecutore”, ha detto.

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