Il Tribunale di Ndola ha scagionato da tutte le accuse gli otto cittadini croati che avevano adottato dei bambini in Congo. Dopo sette lunghi mesi, finisce così la disavventura di quattro coppie croate che si erano recate in Africa per adottare i bimbi, ma che sono finiti in carcere perché, secondo l’accusa, avrebbero falsificato i documenti per le adozioni. Il giudice Mary Mulanda ha ritenuto che tutti i documenti sono conformi alla legge e che i bambini sono stati adottati in armonia con la legge.
Gioia anche da parte del governo. Il ministro del Lavoro, del Sistema previdenziale, della Famiglia e della Politica sociale, Marin Piletić, ha dichiarato che con i cittadini croati “c’è il nostro rappresentante consolare, mentre gli avvocati attendono ancora una decisione scritta. Il trasferimento più veloce possibile in Croazia sarà organizzato insieme ai quattro cittadini croati minorenni, fanciulli adottati in modo regolare documenti”.
Ricordiamo che otto cittadini croati erano già stati assolti una volta dal Tribunale di Ndola a febbraio, ma la polizia li aveva nuovamente arrestati in aeroporto e li aveva riportati in carcere, con il tribunale che aveva nuovamente presentato l’accusa nei loro confronti. La ragione di ciò era una denuncia anonima proveniente dalla Croazia.
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