Fiume. «Noi.Lei.Coco»: il femminismo quale lotta per la parità (foto)

Negli spazi del palazzo di Fiume comunemente chiamato «Stara Nama» è stata aperta la mostra che fa riferimento alla celebre stilista francese

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Fiume. «Noi.Lei.Coco»: il femminismo quale lotta per la parità (foto)

S’intitola “Mi.Ona.Coco” (Noi.Lei.Coco) la mostra inaugurata nei vani del palazzo di Fiume comunemente chiamato “Stara Nama”, successivamente “Karolina Riječka”, ma costruito originariamente come albergo Royal nel 1906 nello stile Liberty, su progetto dell’architetto Emilio Ambrosini. Dopo che i vani d’affari sono rimasti vacanti per diversi mesi, la Città di Fiume ha deciso di metterli in funzione come spazi espositivi. La mostra “Mi.Ona.Coco” è organizzata da Iva Piglić della “IPL ART”, mentre il titolo del progetto espositivo fa riferimento non solo alla storia della città di Fiume, ma anche alla diva della moda Coco Chanel, presa come esempio di femminismo.

Convivenza tra i due generi
La cerimonia d’inaugurazione della mostra è stata un evento al quale ha preso parte il pubblico delle grandi occasioni, ma anche diversi esponenti dell’amministrazione cittadina e regionale. La cerimonia è stata sapientemente condotta dalla giornalista, presentatrice e conduttrice radiofonica e televisiva Barbara Udovičić Papeš, la quale ha spiegato che nell’ambito della mostra Coco Chanel è una metafora che parla di femminilità, di donne, di femminismo inteso come lotta per la parità. Quindi, della celebre stilista alla mostra si può trovare soltanto lo “spirito”, per così dire. A confermarlo è stata l’organizzatrice della mostra, Iva Piglić. “Il nome di Coco Chanel è un’esca che porta a vedere tutto ciò che questa mostra offre, e cioè il femminismo, ma non quello agguerrito, bensì quello che vuol dire convivenza tra i due generi. Questo splendido palazzo, che abbellisce il Corso, ha sempre ospitato negozi di abbigliamento”, ha spiegato Piglić, la quale ha voluto quindi ringraziare la maggiore industria tessile in questa parte d’Europa, ovvero l’impresa Textum e il suo proprietario Saša Matijaš, per aver donato i tessuti esposti alla mostra. Ha voluto pure ringraziare gli esponenti della Regione, della Città e dell’Ente turistico di Fiume, nonché il sindaco di Fiume Marko Filipović per aver permesso che il percorso espositivo venisse allestito negli spazi della “Stara Nama”.

Tutela del patrimonio cittadino
Il direttore dell’Ente turistico di Fiume, Petar Škarpa, si è detto compiaciuto di essere partner della mostra e di aver potuto dare una mano nel suo allestimento e ha auspicato nuovi progetti simili. Il sindaco Marko Filipović ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla rivitalizzazione di un importante segmento del patrimonio storico-culturale di Fiume. Ha ricordato che l’ultima azienda che occupava questi spazi li ha lasciati qualche mese fa e ha espresso l’auspicio che questa mostra possa stimolare l’interesse di potenziali affittuari. Ha infine invitato i cittadini di Fiume a visitare la mostra che parla del passato del palazzo e di altri importanti temi, tra cui proprio il femminismo.
La parte ufficiale della cerimonia d’inaugurazione si è conclusa con la lettura di cinque citazioni di Coco Chanel, che sono state commentate da Iva Piglić, Frida Šarar e Jana Bubnič Arčanin.

Tre unità tematiche
Ricordiamo che l’esposizione è suddivisa in più unità tematiche: all’entrata viene trattata la storia del palazzo e vi si possono ammirare le opere degli studenti dell’Accademia di Arti applicate, degli indirizzi di Scultura, Scenografia e Costumi. Un’unità tematica è dedicata esclusivamente alla “Nama”, mentre la sezione successiva parla di Karolina Riječka (Carolina la Fiumana), l’eroina che ha salvato la città e per un periodo ha dato il suo nome al palazzo. Tutte le sezioni dell’esposizione sono unite dal filo rosso delle donne forti e intraprendenti che lottano per la parità dei sessi e le pari opportunità. Un simbolo di questa lotta è, appunto, Gabrielle Chanel, la quale è stata un’icona di stile, una grande donna che ha voluto che gli indumenti femminili fossero non solo belli, ma anche pratici e comodi, e il cui nome attirerà sicuramente molti visitatori. L’ultima parte della mostra è dedicata alle citazioni della principessa Diana, Oprah Winfrey, Margaret Thatcher, Ivana Brlić-Mažuranić, Indira Gandhi, Madre Teresa e tante altre. Ricordiamo che la mostra ha carattere umanitario e una parte dell’importo dei biglietti verrà devoluto al Rifugio per le donne vittime della violenza “Sveta Ana”, gestito dalla Caritas, per l’opera di ristrutturazione del tetto.
La mostra si potrà visitare fino al 1.mo ottobre ogni giorno dalle 10 alle 20. Il prezzo del biglietto è di 12 euro.

 

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