Acquisto d’auto: fino a dieci mesi d’attesa

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Acquisto d’auto: fino a dieci mesi d’attesa

Dieci mesi. E’ questo il periodo d’attesa per la consegna dell’auto più venduta in Croazia. Stiamo parlando della Škoda Octavia, la vettura preferita dagli automobilisti croati negli ultimi anni. Il motivo? La crisi dei chip che sta colpendo l’industria dell’automotive mondiale. La mancanza di semiconduttori sta costringendo la maggior parte delle case automobilistiche a rivedere in maniera drastica i piani di produzione. Nei casi più gravi si arriva addirittura alla chiusura degli stabilimenti per diverse settimane.
L’unica speranza di poter entrare in possesso del veicolo desiderato è che la Concessionaria abbia nel proprio magazzino proprio l’auto richiesta, ma se si vuole un modello specifico e con optional particolari, l’attesa si dilata per diversi mesi. Tornando alla Octavia, la Škoda Croatia rende noto che per il modello con il cambio manuale bisognerà pazientare nove mesi, mentre per quella con il cambio automatico ulteriori trenta giorni. “Abbiamo prolungato i termini di consegna proprio perché non potevano rispettarli e i clienti che avevano già ordinato e pagato la caparra si lamentavano. E giustamente”, ha sottolineato un rivenditore del marchio ceco di proprietà della Volkswagen.

Molte vetture ordinate sono state già prodotte, ma non possono essere consegnate a causa della mancanza dei chip. Alcuni produttori hanno cercato di far fronte a questo problema e in alcuni modelli hanno evitato di installare gli schermi multimediali, poiché i semiconduttori servono soprattutto per la produzione di questo optional al quale gli automobilisti non vogliono più rinunciare al momento dell’acquisto del nuovo veicolo.
La ripartenza all’inizio del 2022 non è scontata e molto dipenderà da come si svilupperà in questi mesi la crisi dei chip. La fine di questo problema, purtroppo, potrebbe non essere molto vicina. Diversi analisti e alcuni costruttori stimano che il problema di approvvigionamento dei semiconduttori potrebbe attenuarsi solamente nel 2023. La situazione, comunque, è molto fluida ed è davvero difficile ipotizzare cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi.

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