Sole e temperature in salita, è l’effetto anticiclone

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Sole e temperature in salita, è l’effetto anticiclone

Tornano sole e clima mite dopo una parentesi di maltempo con pioggia, vento ma anche neve. È l’effetto dell’anticiclone sull’inverno – che non sembra essere mai veramente decollato – e che porterà nei prossimi giorni temperature sopra la media (anche oltre i 20 gradi), almeno secondo le proiezioni.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma quindi la rimonta dell’alta pressione, ancora una volta prepotente e decisa dal Nord Africa: fossimo stati in estate saremmo arrivati a 40 gradi, in pieno inverno raggiungeremo nuovamente i 22-23 gradi che comunque non sono pochi per febbraio.

L’inverno non vuole arrivare: anche le proiezioni sub stagionali (a lunga scadenza, fino a 42 giorni) indicano per le prossime 6 settimane temperature diffusamente sopra la media del periodo su gran parte dell’Europa: solamente tra Norvegia, Svezia e Finlandia l’inverno potrebbe essere più freddo del normale addirittura fino alla fine di marzo, stando alle proiezioni del modello meteo del prestigioso centro di calcolo ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine).

Un 2024 che continua dunque ad essere mite ed anomalo, complice la presenza del fenomeno de El Nino con le acque del Pacifico orientale decisamente più calde del normale ed in grado di influenzare il clima anche a livello mondiale: stando alle ultime proiezioni le acque del Pacifico orientale resteranno molto calde fino all’estate promettendo stagioni ancora una volta sopra le medie climatiche, medie che ormai vengono regolarmente stracciate da decenni con il Cambiamento Climatico legato all’effetto serra di origine antropica.

Insomma l’uomo, con l’utilizzo dei combustibili fossili, dal 1850 in poi ha stravolto il clima e oggi ne vediamo le conseguenze.

Anche questa ennesima scaldata nordafricana in arrivo sarà legata alla nuova circolazione atmosferica causata dai cambiamenti climatici: il famoso “Cammello”, l’anticiclone africano rimasto oggetto misterioso fino al 1990, tornerà a farci visita con una frequenza che negli ultimi 30 anni è diventata anomala e fuori da ogni andamento climatologico.

Insomma per vivere l’inverno vero e proprio dovremo trasferirci a Stoccolma; per gli amanti della primavera invece potremo restare anche in Istria o nel Quarnero senza andare ai Caraibi: le massime saliranno fino a 15-16 gradi, valori che normalmente si registrano solo a fine marzo – inizio aprile.

Ma, come detto, ci penserà l’anticiclone nordafricano ad uccidere nuovamente l’inverno, prolungando un autunno che dura da 4 mesi (novembre, dicembre, gennaio e febbraio) dopo un’estate senza fine (settembre ed ottobre furono mesi di piena estate con un caldo eccezionale): questo è il nuovo calendario delle stagioni stravolte dal Riscaldamento Globale.

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