Narodmi dom Trieste torna a sloveni, cerimonia con Mattarella

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Narodmi dom Trieste torna a sloveni, cerimonia con Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto a Trieste, presso il Palazzo del governo, alla cerimonia del passaggio di proprietà dell’edificio già Narodni dom dall’Università degli Studi di Trieste alla Fondazione Narodni dom. Un evento che rappresenta il culmine di un percorso iniziato il 13 luglio 2020, quando il Capo dello Stato italiano e il suo omologo sloveno, Borut Pahor, firmarono il protocollo per la restituzione dell’edificio che ospitava le associazioni culturali slovene distrutto dalla violenza nazionalista dello squadrismo fascista nel 1920.

Durante la cerimonia il rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, e il Presidente della Fondazione Narodni dom, Rado Race, hanno sottoscritto il contratto di trasferimento, a titolo gratuito, del Palazzo progettato dall’architetto Max Fabiani dall’Università alla Fondazione Narodni dom. Contestualmente è stato siglato anche il contratto di comodato gratuito dell’immobile a favore dell’Università che rimarrà a disposizione dell’ateneo triestino in attesa del trasferimento nell’edificio noto come “Gregoretti 2”.

Al termine, il Capo dello Stato si è recato all’Università dove ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022, nel 98° anniversario dalla fondazione (qui il discorso del Capo dello Stato).

“Una scelta importante quella compiuta dal Capo dello Stato di venire oggi a Trieste, vista la particolare situazione di crisi internazionale: Trieste è stata sempre, soprattutto in ambito culturale e scientifico, centro europeo di incontri e di dialogo fra mondi a volte anche contrastanti tra loro”.
Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,  all’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la firma della restituzione del Narodni dom alla comunità slovena. Presente tra gli altri, assieme a Fedriga, anche l’assessore regionali alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti.
Come ha sottolineato Fedriga, il passaggio odierno, che vede l’autorevole partecipazione del Capo dello Stato, testimonia il consolidamento dei rapporti di collaborazione e di amicizia tra l’Italia e la Slovenia. “In questo – ha aggiunto il governatore – si inserisce il superamento dei retaggi del Novecento, che per queste terre hanno significato un periodo di divisione e diffidenze a cui oggi possiamo guardare come momenti appartenenti a un’epoca passata, perché il presente ci proietta in una prospettiva in cui la pacifica convivenza e la cooperazione – ha concluso – diventano una concreta opportunità di sviluppo che abbiamo il dovere di cogliere”.
La firma del passaggio ufficiale dell’edificio del Narodni dom di Trieste, strappato agli Sloveni un secolo fa, in quella che fu una vera e propria notte dei cristalli tutta triestina e che segnò l’inizio di due lunghidecenni di violenze e soprusi fascisti di ogni tipo contro la comunità slovena, si è trasformata così in segno di speranza e riconciliazione”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Slovenska skupnost (Ssk), Igor Gabrvec.

Foto: quirinale.it
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