«Nessuna limitazione alla libertà di stampa»

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«Nessuna limitazione alla libertà di stampa»
Foto: Hrvoje Jelavic/PIXSELL

Il Consiglio economico-sociale (GSV), riunitosi presso la Biblioteca nazionale e universitaria, ha fatto il punto sul processo di adesione della Croazia all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Alla riunione ha partecipato il primo ministro Andrej Plenković che ha definito estremamente importante l’adesione perché l’appartenenza a quest’organizzazione completerebbe il posizionamento internazionale della Croazia. Plenković ha riferito che a questo proposito la Croazia dovrà affrontare a settembre 2025 una revisione economica che dovrà fornire un quadro completo dello stato di preparazione del Paese all’adesione all’OCSE. Alla revisione seguirà l’iter procedurale tra i Paesi membri.

L’adesione all’OCSE è importante perché si tratta dell’organizzazione dei Paesi più sviluppati e ricchi con i migliori sistemi legali, fiscali e anticorruzione, che desiderano che gli stessi standard valgano per ogni membro. Ogni impresa sa che in questo modo entra in un contesto di sicurezza giuridica dove si prevengono gli ostacoli amministrativi e burocratici.

 

«Fugati tutti i timori»

Ieri si è riunito anche il governo con all’odg una delle leggi più controverse degli ultimi tempi, addolcita perà nella sua versione definitiva. Nella proposta finale di modifiche al Codice penale, che il Governo ha inviato al Parlamento, per il nuovo reato di divulgazione non autorizzata del contenuto di un’azione investigativa o probatoria, è stata infatti inserita una disposizione che esclude l’illegittimità del fatto se commesso per l’interesse pubblico. Il premier Andrej Plenković ha sottolineato durante la sessione governativa che con il nuovo reato si affronta il problema della fuga di informazioni sulla fase non pubblica dell’azione penale, rilevando che la proposta è stata presentata con l’obiettivo di tutelare la presunzione di innocenza dell’imputato e il diritto a un processo equo. Con la disposizione che esclude l’illegittimità del fatto, se è stato commesso per tutelare la vittima di un reato, nell’interesse della difesa in un procedimento penale o in altro interesse prevalentemente pubblico “eliminiamo completamente le affermazioni secondo cui l’intenzione è quella di limitare la libertà di stampa e il diritto del pubblico ad essere informato”, ha sottolineato Plenković. Resta ora da vedere se le ultime modifiche a quella che viene definita la “Lex AP” serviranno a fugare i timori dell’Ordine dei giornalisti (HND) che aveva definito quella governativa una “legge dalle intenzioni pericolose”.

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