AZZRI. Piatti europei coi prodotti istriani

Presentato il calendario autunnale dei laboratori guidati da rinomati chef stranieri e nostrani

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AZZRI. Piatti europei coi prodotti istriani

“La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”, diceva il politico e gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin. E in effetti, come dargli torto? Il viaggio, la scoperta di un nuovo posto, soprattutto oggi, implicano anche l’assaporare la tradizione culinaria e i prodotti tipici di un luogo. Tradizione e prodotti che ogni buon padrone di casa deve saper promuovere e presentare con stile ed eleganza. Il perché è presto detto: non si mangia più soltanto con la bocca, ma anche con gli occhi. È così che il cibo evolve e diventa una vera esperienza multisensoriale. Non tutti sono, però, capaci di creare un nuovo piatto partendo dai semplici, seppur gustosissimi, prodotti tipici della tradizione gastronomica di un determinato territorio.
La tradizione culinaria
È qui che entra in gioco l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (AZRRI), il cui Centro gastronomico-educativo di San Michele in Monte (Gortanov Brijeg) organizza e ospita da ormai cinque anni laboratori di alta cucina riservati agli chef e ai cuochi dei migliori hotel, ristoranti e trattorie dell’Istria e non soltanto, che anche quest’autunno avranno l’opportunità di carpire qualche utile informazione da alcuni dei più rinomati esperti del settore gastronomico istriano, croato ed europeo. Lo hanno annunciato Igor Merlić, direttore dell’AZRRI, ed Edmondo Šuran, responsabile dell’iniziativa, che dalla sede polese della Confartigianato (socio finanziatore del progetto) hanno informato tutti gli interessati che il primo dei complessivi 12 laboratori in programma quest’autunno si terrà già il 15 ottobre. Prima di addentrarsi nei dettagli dei workshop, sia Merlić che Šuran hanno ricordato che l’idea di organizzare corsi di alta cucina riservati agli addetti ai lavori è nata cinque anni, con l’obiettivo di ridare slancio alla tradizione culinaria istriana e di valorizzare e recuperare le vecchie ricette. Un obiettivo che, oggi, è possibile affermare sia stato raggiunto in pieno. Inoltre, grazie all’iniziativa dell’AZRRI è stato raggiunto anche un secondo proposito: salvare il bue istriano dall’estinzione. A tale proposito, il direttore dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ha evidenziato che in Istria sono ora presenti oltre duemila buoi istriani, mentre nei primi anni Duemila il loro numero era sceso sotto le cento unità.
La carne di bue istriano
“Grazie ai nostri sforzi, ai nostri progetti e alle nostre iniziative siamo riusciti a risollevare l’interesse per la carne di bue istriano, che molti in Istria sono tornati ad allevare” ha detto Merlić, i cui sforzi sono ora indirizzati alla salvaguardia dell’asino e della capra istriana. Tornando a parlare di workshop, Edmondo Šuran ha ricordato che i laboratori di cucina hanno attirato fino a oggi oltre mille cuochi provenienti da tutta l’Istria, ma anche da altre regioni della Croazia, dalla Slovenia, dall’Italia e dal Montenegro. Nel prosieguo del discorso, il responsabile del progetto ha annunciato che il primo laboratorio sarà tenuto da Jeffrey Vela, da molti considerato un vero e proprio food designer o architetto cuoco, che il 15 ottobre nella cucina del Centro di San Michele in Monte condividerà con i frequentatori i suoi segreti per utilizzare al meglio i prodotti istriani di stagione per preparare piatti non soltanto gustosi, ma anche piacevole e belli da guardare.
Pizza a chilometro zero
Due giorni più tardi, l’executive chef, Robert Perić, terrà un laboratorio dedicato alla prima mozzarella istriana e al suo uso in cucina. Il 21 ottobre, gli chef del Gamle Raadhus di Oslo porteranno in Istria un po’ di Norvegia. Ai partecipanti insegneranno a preparare piatti novergesi a base di pesce dell’Adriatico. Il 22 ottobre, i due chef norvegesi, Daniel Rosvold e Robert Elias Rydland, insegneranno, invece, ai presenti come preparare il bue istriano alla norvegese. I laboratori proseguiranno poi anche nei giorni successivi assieme agli chef Robert Perić, Deni Srdoć, David Skoko, Fabrizio Vežnaver, Petra Jelenić e i piazzaioli della Mainardi Food, che il 27 e il 28 ottobre insegneranno come preparate pizze creative utilizzando soltanto i prodotti locali a chilometro zero. Nel corso degli altri laboratori si parlerà anche dell’aglio rosso istriano, di dessert innovativi a base di ricotta istriana e molto altro ancora. Per maggiori informazioni sui corsi – il cui costo oscilla tra le 500 e le 800 kune – Šuran invita tutti gli interessati a consultare il sito Internet www.azzri.hr oppure la pagina Facebook ufficiale dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. Accanto ai due rappresentanti dell’AZZRI, alla presentazione dei workshop, ieri, erano presenti anche il presidente della Confartigianato dell’Istria, Robert Momić, e il vicepresidente dell’Associazione degli artigiani di Pola, Andi Vitasović, i quali hanno nuovamente confermato il loro pieno appoggio all’iniziativa.

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