Da una parte una squadra che in casa non perde da quattro gare, dall’altra una che vince da cinque giornate consecutive. Istra 1961 e Rijeka scendono domani sera in campo e una delle due strisce evidentemente sarà interrotta. L’attesissimo derby dell’Alto Adriatico chiuderà al Drosina il 30º turno del massimo campionato croato. Una partita che conta sicuramente di più per il Rijeka, leader del campionato, che non vuole (e non può) permettersi un passo falso. Ma anche l’Istra 1961 ha tutti i motivi per fare bene contro una squadra che non ha ancora battuto in questo campionato.
Alla vigilia del suo primo derby istroquarnerino abbiamo parlato con l’allenatore Paolo Tramezzani. “Com’è stata la settimana di avvicinamento? Come tutte le altre, lavoro e preparazione della gara di domenica. È andato tutto bene”.
Paolo Tramezzani ha giocato tanti derby da giocatore, altrettanti da allenatore. “Ho avuto la fortuna di farne tanti, è una partita speciale. Si respira un’atmosfera diversa all’interno del gruppo, ma anche in città. Si pensa solo ed esclusivamente alla partita, tutto il resto è in secondo piano. Giocare poi un derby in casa è la cosa più bella”.
Capitolo indisponibili. “Intanto, rispetto alla gara di domenica scorsa contro la Dinamo, rientrano gli squalificati Majstorović, Blagojević e Petrusenko. Anche il portiere Majkić si è allenato ieri con il gruppo per cui dovrebbe essere della gara. Non ci saranno l’infortunato Mlinar e Lawal, che non è ancora pronto, come pure Valinčić che sarà fermo per somma di ammonizioni.”
Un parere sul Rijeka. “Sta facendo davvero un grande campionato, giocano bene e sono pieni di entusiasmo e sulla strada giusta per vincere. Da gennaio in poi stanno facendo un percorso vittorioso. Come si prepara una partita contro il Rijeka? Si studia tutto al meglio. Dobbiamo metterci impegno e molto coraggio e essere bravi a fare tante cose nonché adattarsi a tante situazioni”.
Nell’ultimo match casalingo l’Istra 1961 ha messo la museruola alla temuta Lokomotiva. “In alcune cose quella partita potrebbe essere il nostro modo di giocare in quanto anche il Rijeka ti attacca rapidamente. Si, qualche paragone può esserci, anche se il Rijeka ha un livello di qualità individuale più elevato”.
Se la partita contro la Lokomotiva potrebbe essere un modello da copiare, il secondo tempo con la Dinamo assolutamente no. “Al Maksimir ci hanno tagliato le gambe le due reti subite una a ridosso dell’altra nella seconda frazione di gioco. Quello che chiedo ai miei calciatori sempre è di restare nella partita a prescindere da quale sia il suo andamento o il risultato. Normalmente anche all’Istra 1961 abbiamo sempre fatto così, con la Dinamo è stata un’eccezione”, ha concluso Tramezzani.
Per quel che concerne la formazione dell’Istra 1961 i dubbi sono i soliti: la scelta del modulo difensivo (a tre o a quattro) e a chi affidare il compito di fare da spalla a Filet. La partita di domani (ore 19), sarà diretta da Dario Bel di Osijek.
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