La Croazia spreca, il Brasile vince

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La Croazia spreca, il Brasile vince

LIVERPOOL | Superiore nel primo tempo, in difficoltà nella ripresa. Una Croazia dai due volti cede per 2-0 al Brasile nell’amichevole di lusso a Liverpool. Al di là della sconfitta, va subito detto che Modrić e compagni hanno tenuto testa ai cinque volte campioni del mondo. Anzi, la sconfitta è a tratti anche immeritata, visto che nei primi 45 minuti i verdeoro hanno sofferto parecchio. Zlatko Dalić avrà sicuramente tratto delle informazioni utili in vista del Mondiale in Russia, con alcune questioni da sistemare prima del test con il Senegal. Potrà farlo da oggi a Fiume e Abbazia, dove la nazionale soggiornerà fino a mercoledì sera.

Ćorluka dal primo minuto

Dalić non si discosta dal modulo 4-2-3-1, ma cambia un po’ gli interpreti rispetto all’undici che aveva affrontato lo spareggio con la Grecia. La principale novità riguarda l’impiego al centro della difesa di Ćorluka in coppia con Lovren, con Vida spostato sulla fascia sinistra (a farne le spese è Strinić). Assente per infortunio Mandžukić, il centravanti è Kramarić, mentre Rebić agisce nella posizione di mezzapunta di destra. In mediana Badelj vince il ballottaggio con Brozović, vista la sua maggiore capacità di proteggere la difesa. Tite ritrova per l’occasione Neymar, fermo da tre mesi per un infortunio al piede, ma lo fa accomodare inizialmente in panchina.

Occasioni per Lovren e Kramarić

In un Anfield Road gremito di tifosi biancorossi e verdeoro, nonché di amanti del bel calcio, Croazia e Brasile si affrontano a viso aperto. Entrambe le squadre provano ad imporre il proprio gioco: ne deriva una partita veloce, con continui ribaltamenti di fronte. La manovra d’azione di Modrić e compagni sembra tuttavia più fluida, a cospetto di un Brasile che si affida soprattutto alle giocate individuali di Willian e Coutinho. La prima occasione è della Croazia: su calcio d’angolo di Rakitić, Lovren manda di poco a lato di testa (15’). Appena un minuto dopo Thiago Silva e Miranda non si capiscono, la palla arriva a Kramarić, ma la sua conclusione da 22-23 metri è bloccata da Allison. La risposta dei sudamericani è tutta in un tiro di Coutinho dalla distanza, abbondantemente sopra la traversa della porta difesa da Subašić. La Croazia, quando fa il pressing alto, manda spesso in confusione la difesa carioca. Miranda e Thiago Silva sono costretti a ricorrere spesso a soluzioni estreme per proteggere Allison, comunque attento quando viene chiamato in causa.

Neymar, la classe non è acqua

Si va all’intervallo sullo 0-0 e al rientro in campo nelle file del Brasile c’è anche Neymar. La musica cambia immediatamente, con Modrić e compagni costretti alla difensiva. I carioca fanno possesso palla, cercando spesso sulla destra Willian. Ma a parte le conclusioni dalla distanza di Marcelo e Danilo di tentativi non se ne vedono. Neymar dà segnali della propria presenza con un tiro a rientrare, facile preda di Subašić. Più pericolosa la Croazia, che al 58’ sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Rebić su assist di Kramarić.
Il valzer delle sostituzioni (sette in una decina di minuti) crea un po’ di confusione tattica in campo per alcuni minuti, ma d’altronde le amichevoli servono anche per vedere all’opera quanti più giocatori. Ciò che si vede però al 69’ è pura arte. Neymar riceve palla sulla sinistra, scarta Vrsaljko, s’invola tra Kovačić e Ćaleta-Car e scarica sotto la traversa con una rapidità impressionante: un gol capolavoro, a testimonianza che la classe non è acqua. La Croazia fatica a reagire, complice anche l’uscita degli uomini migliori. Anzi, è il Brasile a trovare il raddoppio con Firmino in pieno recupero. Da segnalare, all’83’, anche l’ingresso in campo del capitano del Rijeka, Filip Bradarić, alla sua quarta presenza con la maglia biancorossa.

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