Museo civico di Fiume: trent’anni portati avanti con dedizione e innovazione

Il Museo civico di Fiume ha celebrato, alla presenza di numerose autorità, i trent'anni d'attività con l'allestimento di 17 collezioni di cui è in possesso

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Museo civico di Fiume: trent’anni portati avanti con dedizione e innovazione
Il taglio della torta di compleanno. Foto: GORAN ZIKOVIC

Il Museo civico di Fiume celebra i suoi primi trent’anni. Infatti, in seguito alla decisione del Consiglio cittadino dell’11 aprile 1994 il suo nome viene cambiato, da Museo della Rivoluzione popolare a Museo civico. Per quest’importante anniversario il Museo ha allestito una mostra che ha voluto presentare uno spaccato di tutte le diciassette collezioni delle quali è in possesso, assieme ai reperti del fondo secondario e alla collezione bibliografica. È stato inoltre pubblicato un catalogo della mostra.

Di fronte all’entrata dell’edificio del Museo, il cosiddetto Cubetto progettato da Neven Šegvić, si sono rivolti al numeroso pubblico i rappresentanti del Museo civico e della Città di Fiume: il direttore f.f. Mladen Urem, il sindaco di Fiume, Marko Filipović, l’ex direttore del Museo civico, Ervin Dubrović e le curatrici Deborah Pustišek Antić e Marija Lazanja Dušević. A presentare gli ospiti è stato il responsabile delle relazioni pubbliche del Museo, Velid Đekić. Prima dei discorsi, il coro riunito delle scuole medie superiori Primo ginnasio fiumano croato e “Andrija Mohorovičić”, membro del progetto “PjesmaRIca”, hanno cantato con accompagnamento strumentale alcuni brani ben noti di storici cantanti fiumani.

Una tradizione lunga 63 anni
“Oggi è davvero una giornata speciale. Questo museo festeggia trenta anni della sua esistenza ma ha delle fondamenta profonde nella storia. Il Museo della Rivoluzione popolare che lo ha preceduto è stato fondato nel 1961 e perciò, nel senso più esteso, si potrebbe dire che vanta 63 anni di tradizione. Anche il museo precedente ha avuto un’importanza notevole perché ha fornito una serie di nuove conoscenze tramite lavori, ricerche e mostre sulla storia più recente nell’ambito militare e politico di questa parte della Croazia. Ma è soltanto dopo la fondazione del Museo civico che abbiamo reso possibile una sintesi più ampia. A quel tempo, nel 1994, nessuno ha potuto immaginare tutto quello che si sarebbe fatto in questi tre decenni”, ha spiegato Mladen Urem. Il museo oggi, ha proseguito il direttore f.f., ha la più consistente pubblicazione editoriale a livello nazionale ed è uno dei musei più estesi per superficie, complessivamente 12mila m² nei suoi vari spazi. La collezione “Torpedo” del Museo, inoltre, è una delle più importanti in ambito internazionale e per la quale è necessario un nuovo spazio.

Contesto culturale mitteleuropeo
“Gli inizi erano difficili, c’erano dei dubbi se mantenere l’ex Museo della Rivoluzione o spegnerlo completamente. In quei tempi si era poco favorevoli ad esso ma abbiamo resistito e abbiamo mantenuto il suo patrimonio. Era necessario raccogliere il materiale poiché quello che si trovava non era sufficiente per potere rappresentare Fiume nella sua interezza – ha ricordato Ervin Dubrović –. Il museo è stato incentrato specialmente in connessione al suo contesto culturale mitteleuropeo, piuttosto che mediterraneo”. Si sono stabiliti contatti con musei e istituzioni di Zagabria, Trieste, Graz e per esteso Belgrado e Novi Sad.

Dal francobollo alla locomotiva
Marija Lazanja Dušević, autrice del catalogo, ha spiegato che quest’ultimo vuole aver due scopi: innanzitutto vuole celebrare i trent’anni del Museo e del suo patrimonio e vuole anche valorizzare il lavoro di tutti quelli che lavorano o hanno lavorato nell’istituzione. In trent’anni, ha presentato Lazanja Dušević, sono state allestite 399 mostre, e pubblicate 145 edizioni museali rappresentative ma il numero totale delle pubblicazioni è molto più grande.
Deborah Pustišek Antić, coordinatrice della mostra, ha presentato una serie di dati importanti. “Nel 1994 il museo è partito con solo cinque collezioni, ereditate dal Museo della Rivoluzione. Di fronte a noi ci sono diciassette collezioni con fondi museali secondari e il fondo bibliografico. Non si tratta solo di averli immagazzinati in modo adeguato, ma c’è inoltre tutto il lavoro di restaurazione, digitalizzazione, ricerca e presentazione al pubblico”, ha detto Pustišek Antić. Il fondo consiste di oltre 20mila reperti. Tutte queste diciassette collezioni sono state ‘compresse’ e sono stati presentati un paio di oggetti che fanno capire chiaramente di quale collezione si tratta. “Nel nostro fondo abbiamo tutto, dal francobollo alla locomotiva”.
“Trent’anni sono sia poco che molto, a seconda dei punti di vista”, ha detto il sindaco Marko Filipović. “Il Museo ha però avuto sempre cura di promuovere il ricco patrimonio storico e culturale di Fiume. L’esposizione permanente del Palazzo dello Zucchero, la nuova sede del Museo, è uno dei luoghi che hanno maggiormente colpito le delegazioni straniere in visita a Fiume. Sono sicuro che per le celebrazioni dei 31 anni nel porto di Fiume si potrà ammirare anche la ‘Galeb’. Il nostro Museo è appena partito e ha ancora molte cose da offrire”, ha concluso il sindaco.

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