Sopić si presenta: «Rijeka che emozione»

Il neoallenatore debutter' sulla panchina della squadra fiumania domenica sera in casa della Dinamo del "traditore" Jakirović

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Sopić si presenta: «Rijeka che emozione»
La presentayione di Željko Sopić. Foto Željko Jerneić

Morto un Papa se ne fa un altro”, recita un vecchio proverbio italiano. E il Rijeka, dopo la fuga shock di Sergej Jakirović alla Dinamo, ha impiegato appena due giorni per trovare il nuovo allenatore. Mercoledì sera Željko Sopić ha salutato i suoi ragazzi al Gorica, giovedì la osservato la sua nuova squadra a Lilla impartendo subito ordini dalla tribuna e oggi, venerdì 25 agosto, è stato presentato ufficialmente nella sua nuova casa di Rujevica, in una sala stampa nuovamente molto affollata. Lui, all’apparenza un “duro”, si è sciolto come neve al sole, e non soltanto per la morsa di gran caldo che continua ad attanagliare il Quarnero anche al rientro della squadra dalla Francia. “Non sono un sentimentale e spesso mi ci vuole per commuovermi, però sono estremamente onorato come persona e come uomo di calcio. Non sono stato mai accolto da così tanta gente – ha esordito davanti ai microfoni con la voce bassa e a tratti singhiozzante, ringraziando un po’ tutti –. Arrivo in uno dei maggiori club croati, il Rijeka come squadra e Fiume come città si meritano sempre il massimo. Contro il Lille si è potuto notare che il Rijeka non ha paura di nessuno e pertanto proseguiremo su questa falsariga anche in futuro. Sono felice di aver lasciato il Gorica in amicizia perché il mio moto personale è che incontri sempre due volte le stesse persone. Non sai mai quando le ritroverai di fronte”.

Il neoallenatore ha avuto modo di osservare il Rijeka dal vivo già a Lilla. Ma che cosa ha visto? “Una squadra che ha capo e coda. Sono sorpreso positivamente dalla qualità dei singoli e da un ben preciso piano di gioco. In un certo senso ho preso parte alla preparazione della partita, senza però condurre l’allenamento. Direi che abbiamo tenuto benissimo testa a un avversario un po’ più.. caro di noi, con un bilancio di circa 100milioni soltanto per i giocatori. Giovedì sarà una partita simile. Ci sarà anche un certo Umtiti, che ha giocato per anni in un certo Barcellona. Ma né lui né gli altri sanno che cosa li aspetterà a Rujevica. Io penso positivo e credo nella qualificazione. Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro per farci trovare pronti”.

La qualità dunque non manca. “Conosco bene quasi ogni giocatore del Rijeka – fa sapere Sopić –. Ci ho parlato di persona, per illustrare loro la mia filosofia calcistica. Nel calcio devi impegnarti al massimo per poter ambire a qualcosa. Ovvio che non è lo stesso affrontare il Lille oppure una gara di campionato, dove sei favorito e la squadra più forte. I ragazzi hanno sputato sangue, lasciando in campo anche l’ultimo atomo di energia. Mi è piaciuta la mentalità e a tal proposito vi racconto una curiosità e rarità: nell’ultimo attacco Labrović voleva andare nella loro area per cercare il colpo di testa! Ecco, anche questo dimostra la voglia di vincere. È qualcosa che è nel DNA e che non puoi distruggere”.

Alla conferenza stampa era presente anche il presidente Damir Mišković, che gli ha dato il benvenuto. “Lo ringrazio per aver accettato l’incarico. Nello sport bisogna crederci e avere fiducia, io sono per natura un ottimista. Da presidente sosterrò sempre l’allenatore e la squadra, con l’obiettivo comune di migliorarci con il passare del tempo. Il Rijeka è un grande club e Željko è un bravissimo allenatore. Di conseguenza ci aspettiamo il meglio. Mi vengono i brividi nel pensare quanto Fiume ami la propria squadra. Negli ultimi mesi si è venuta a creare un’atmosfera straordinaria, sorprendente. Mi sembra che al momento abbiamo toccato 11mila soci. Non è che abbiamo mandato inviti ufficiali alla gente e non c’è nulla di sospetto, è qualcosa di spontaneo. Nei miei 12 anni di presidenza ci sono stati momenti di entusiasmo collettivo, ma questo è al di sopra di ogni attesa. Detto questo, abbiamo l’obbligo di provarci e dare sempre il massimo. Se poi basterà o meno per vincere le partite o qualche trofeo, non lo so. Tentiamo e vediamo”.

Nikola Ivaniš, membro dell’Esecutivo del Rijeka, ha aggiunto: “Il qui presente Sopić ha alle spalle un’indvidiabile carriera da giocatore e da allenatore. Siamo convinti che con lui in panchina il Rijeka continuerà il suo percorso di crescita e rimarrà al top del calcio nazionale. Mi auguro che a Fiume possa sentirsi come a casa e che da oggi per lui il Rijeka significhi qualcosa di più di una semplice squadra che allena”.

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