Sebastien Ogier. Trionfo all’ultimo respiro

Nonostante l'incidente stradale in mattina che ha danneggiato la sua Toyota Yaris, il fuoriclasse francese ha vinto il Croatia Rally bruciando per soli sei decimi il gallese Elfyn Evans, autore di un lungo a ridosso del traguardo che gli è costato il successo

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Sebastien Ogier. Trionfo all’ultimo respiro

Che la prima storica edizione del Croatia Rally sarebbe stata uno spettacolo, lo si era capito già dal venerdì che aveva aperto le danze, ma nessuno mai avrebbe potuto immaginare che il successo finale sarebbe stata una questione di… centesimi. Al termine della prima giornata in testa c’era il belga Thierry Neuville (Hyundai i20), dopo la seconda il francese Sebastien Ogier (Toyota Yaris) e alla vigilia dell’ultima prova speciale, la PS20 Zagorska Sela-Kumrovec di 14,09 chilometri, il gallese Elfyn Evans (Toyota Yaris), con 3,9 secondi di vantaggio sul compagno di squadra. Per il britannico la quarta vittoria in carriera sembrava in ghiaccio, ma alla fine si è clamorosamente ribaltato tutto. Ogier, nonostante l’incidente stradale avuto in mattinata durante il trasferimento, che qualche danno alla vettura l’ha creato dal momento che il copilota Julien Ingrassia è stato costretto a indossare una maschera protettiva per leggere le note a causa dell’aria che entrava nell’abitacolo (la fiancata destra era abbastanza danneggiata), ha dato tutto firmando un tempone nell’ultima prova, spingendo la sua Yaris al limite e soprattutto mettendo pressione a uno scatenato Evans (vincitore delle prime due PS al mattino), il quale però sembrava gestire senza particolari problemi il margine. Fino all’ultima prima del traguardo, quando ha commesso l’errore che gli è costato il successo. Il gallese è salito con tutte e quattro le ruote su un terrapieno perdendo un paio di secondi preziosi, che poi ha provato a recuperare spingendo come un forsennato sul rettilineo finale, ma ormai era troppo tardi ed è sfilato per soli 6 decimi dietro al compagno di squadra. Un finale thrilling che ha lasciato senza fiato organizzatori e appassionati (tante le persone disseminate lungo il percorso nonostante le “porte chiuse”): dopo 300 chilometri di prove speciali, a dividere i due sono stati solamente 60 centesimi! Il Rally di Croazia, terza tappa del Mondiale WRC, è andato dunque al campione del mondo in carica Ogier, che a Kumrovec ha centrato il suo 51º sigillo in carriera. Gongola anche la Toyota che si è regalata una splendida doppietta. Sul gradino più basso del podio è salito Neuville, distante 8,1 secondi dalla vetta. Il pilota della Hyundai è stato autore di un piccolo errore nella power stage conclusiva (è arrivato lungo a un bivio), che probabilmente gli è costato il successo nella prova.

Il Mondiale WRC tornerà in Croazia anche nel 2022

Battaglia stupenda
“Dopo quanto successo al mattino non pensavo di poter vincere – ha ammesso il sette volte iridato alla cerimonia di premiazione tenutasi in piazza San Marco a Zagabria –. Fortunatamente non ci sono stati danni particolari alla macchina, a parte un po’ di aria che entrava. È stato un fine settimana durissimo, ma mi sono divertito un sacco. Con Elfyn e Thierry è stata una lotta serrata dalla prima all’ultima power stage. Nella prova conclusiva ho spinto come un matto e rischiato pure parecchio in alcuni punti, però non avrei mai vinto se Elfyn non avesse commesso quel errore alla fine”.

Comprensibilmente deluso invece Evans, a un passo dal successo dopo aver inseguito per due giorni. “È frustrante perdere la vittoria per colpa di un errore stupido. Non stavo gestendo il vantaggio, anzi, stavo attaccando. Purtroppo però sono arrivato troppo veloce in quella curva e sono andato lungo. Fa parte del gioco. Peccato, ma nel complesso è stata una battaglia fantastica”.

Non è mancato il pubblico nonostante l’emergenza sanitaria

Dietro i primi tre c’è un vero e proprio abisso. L’estone Ott Tänak (Hyundai i20) ha terminato in quarta posizione con un distacco pesantissimo, 1’25”1. Il campione del mondo 2019 non digerisce proprio l’asfalto e infatti non si è mai trovato a suo agio in questa tre giorni, riuscendo comunque a limitare i danni e a portare a casa punti importanti in chiave classifica. Ottimo quinto, sebbene staccato di oltre tre minuti, il giovane francese Adrien Fourmaux (Ford Fiesta), che al debutto nella categoria regina ha fatto subito vedere di che pasta è fatto, risultando velocissimo e competitivo. Chiudono la top ten il giapponese Takamoto Katsuta (Toyota Yaris), l’inglese Gus Greensmith (Ford Fiesta), l’irlandese Craig Breen (Hyundai i20), il norvegese Mads Ostberg (Citroen C3) e il finlandese Teemu Suninen (Ford Fiesta).

Piazza d’onore con beffa per Elfyn Evans

Butorac il migliore dei croati
Lontanissimi i padroni di casa, finiti tutti nelle retrovie. Il migliore è risultato Mateo Butorac (Peugeot 208), 41º, seguito da Ivan Siladić (Ford Fiesta), 43º, Krešimir Ravenščak (Ford Fiesta), 50º, Martin Ravenščak (Ford Fiesta), 51º e Željko Magličić (Ford Fiesta), 56º e ultimo pilota al traguardo. Fuori l’uomo più atteso, il pinguentino Viliam Prodan, costretto al ritiro nella prima giornata durante la PS3 in seguito a un problema meccanico alla sua Ford Fiesta. Assente invece “l’highlander” Niko Pulić (58), che intendeva chiudere tra le strade di casa la sua straordinaria carriera lunga 40 anni, prima di finire in un letto d’ospedale per delle complicazioni legate al Covid.

Terzo posto per Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe

Come detto, è stato spettacolo, anche grazie agli organizzatori che hanno allestito un percorso davvero tostissimo, corso interamente sull’asfalto, fondo al quale i piloti non sono abituati, rivelatosi difficile da interpretare a causa dello scarso grip. A ciò si sono poi aggiunte strade strette, numerosi salti e continui saliscendi. Un layout ostico per tutti, a partire dal finlandese Kalle Rovanperä, che si presentava in Croazia da leader della classifica, uscito però di scena già nella prima prova speciale. Uno “zero” che ovviamente gli costa la vetta del Mondiale. Al comando c’è ora Ogier con 61 punti, seguito da Neuville (53), Evans (51), Tänak (40) e Rovanperä (39). La prossima fermata è il Rally di Portogallo, in programma dal 20 al 23 maggio. La Croazia tornerà con ogni probabilità l’anno prossimo dato che è inserita nel calendario provvisorio per il 2022, anche se la definitiva conferma arriverà più avanti.

La festa sul podio a base di champagne

Invito a cena dopo l’incidente
L’ultima giornata si è aperta con un incidente stradale per Sebastien Ogier. In mattinata, mentre si stava recando allo start, il pilota francese ha avuto un sinistro a Zagabria. Secondo una prima ricostruzione, Ogier avrebbe invaso la corsia parallela andando a urtare una macchina. Sul posto è arrivata immediatamente una volante della Polizia per i primi accertamenti, ma poco dopo il sette volte iridato, su “ordine” degli organizzatori, è ripartito per raggiungere la partenza. Ogier dovrà pagare una multa di 11mila kune. Inoltre non potrà guidare in Croazia per un mese. A fine gara il presidente del Comitato organizzatore, Daniel Šaškin, ha rivelato che il campione del mondo in carica ha invitato a cena l’automobilista “speronato”.

Jean Todt: «Una tappa spettacolare»
Tra i vari ospiti giunti a seguire l’evento c’era anche il presidente della FIA, Jean Todt. “È stata una tre giorni spettacolare. Una tappa combattutissima e incerta fino all’ultima prova. Complimenti agli organizzatori, bravissimi a preparare un percorso molto difficile che ha messo a dura prova tutti i piloti. Inserire la Croazia nel calendario ha sicuramente arricchito il Mondiale, al pari dell’Estonia e del ritorno di due tappe storiche come Grecia e Kenya. È stato il miglior regalo di compleanno per la Federazione croata di kart e dell’automobile che quest’anno festeggia il 115º anniversario della fondazione”, ha commentato il dirigente francese.

Jean Todt

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