«Sarà un Rijeka diverso»

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«Sarà un Rijeka diverso»
C’è molta fiducia attorno al “nuovo” Rijeka. Foto: Goran Žiković

Il conto alla rovescia è finito: il Rijeka riprenderà questo pomeriggio (fischio d’inizio alle 15) la propria corsa in campionato facendo visita all’Osijek in quello che è il piatto forte della 18ª giornata della SuperSport HNL, la prima del nuovo anno. La lunga sosta dovuta all’inedito Mondiale in salsa invernale si è esaurita dopo più di due mesi e ora la truppa biancocrociata è pronta a ripartire. A Rujevica c’è una voglia matta di riscatto per cancellare la disastrosa prima parte di stagione, chiusa mestamente all’ottavo posto con soli 15 punti messi (faticosamente) in bisaccia e suggellata dall’umiliante 2-7 incassato contro la Dinamo davanti al proprio pubblico nell’ultima uscita del 2022. Il compito di rilanciare la squadra è stato affidato a Sergej Jakirović, visto un po’ come l’uomo della provvidenza, pronto al debutto sulla panchina fiumana. I test match disputati durante la fase di preparazione hanno dato buone indicazioni e tra gli addetti ai lavori si fa strada un certo ottimismo. Ma le amichevoli sono un conto, le partite ufficiali un altro. Oltretutto la rosa è stata profondamente rinnovata da un mercato alquanto dinamico sia un entrata che in uscita, il che chiaramente impone del tempo per trovare la giusta amalgama e i necessari automatismi. Senza contare che il primo avversario è la terza forza del campionato. E per di più in trasferta in un Gradski vrt che negli ultimi anni si è rivelato un vero e proprio campo minato.
Anche se Sergej Jakirović non vuole sbottonarsi sulla formazione, i giochi sono praticamente fatti e a scendere in campo sarà verosimilmente l’undici visto nella prova generale con l’Honved, con al massimo uno o due cambi. La linea di difesa sarà composta da Grgić e Vukčević sugli esterni e Dilaver e Galešić (che ha scavalcato Krešić nelle gerarchie) al centro, Selahi e Hodža in mediana, sulla trequarti Janković confermatissimo nel ruolo di playmaker e Marin, rinfrancato dalla doppietta contro gli ungheresi, sulla sinistra. A destra è ballottaggio Ampem-Frigan, come pure al vertice dell’attacco dove a giocarsi una maglia da titolare sono Frigan e Jurić. Nessun dubbio in porta, con capitan Nediljko Labrović a guidare la squadra sulle sponde della Drava. Il portierone ex Šibenik avrà sicuramente il suo bel daffare contro le bocche da fuoco Caktaš, Lovrić, Topčagić e Mierez.
Fase di rodaggio
“Siamo pronti – assicura l’estremo difensore, uno dei pochi a meritare la sufficienza nel girone autunnale –. Noi portieri abbiamo svolto come sempre un lavoro di grande qualità con il preparatore Gojko Mrčela. In campo vedremo un Rijeka diverso rispetto a quello della prima metà di stagione, che non è stata all’altezza. Abbiamo un bel po’ di cose da farci perdonare e vogliamo iniziare subito con il piede giusto. Le amichevoli hanno dato indicazioni positive, sia sotto il profilo del gioco che per quanto riguarda l’affiatamento. Siamo comunque un gruppo abbastanza nuovo perciò ci vuole tempo per incastrare tutti i pezzi. Siamo ancora in fase di rodaggio, ma i nuovi arrivati si sono inseriti molto velocemente”.
Oltre a Labrović, l’altro leader del reparto arretrato è Dilaver. Jakirović lo ha voluto fortemente e l’ex centrale della Dinamo ha subito preso per mano la squadra. “È un giocatore di grande esperienza e anche personalità. Un rinforzo di cui avevamo bisogno. Con la sua esperienza trasmette calma a tutta la linea di difesa e non solo. E poi è un punto di riferimento per i più giovani”.
Una partita alla volta
La prima fermata del nuovo anno è il Gradski vrt per un inizio subito tostissimo. “Conosciamo bene le qualità dell’Osijek. Avranno anche perso qualche giocatore importante, ma restano comunque una squadra molto forte che lotta al vertice. Sarà dura. Con loro sono state sempre partite molto combattute. In difesa concedono veramente poco perciò dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che riusciremo a creare. Sappiamo che il nostro ultimo successo in campionato in casa loro manca da oltre quattro anni, ma questo conta relativamente perché si parte sempre dallo 0-0 e ogni partita fa storia a sé. Prime tre partite in trasferta? Ragioniamo una partita alla volta”.
Il quarto posto, che salvo clamorosi risvolti in Coppa Croazia, garantirà il pass europeo, è distante 11 lunghezze. Sulla questione Jakirović è stato molto cauto (“La classifica dice altro”) e anche Labrović preferisce tenere un profilo basso. “In questo momento l’obiettivo principale è alzare il livello del nostro gioco e iniziare a recuperare posizioni. Mancano tante partite alla conclusione e i conti li faremo alla fine”, ha concluso Nediljko Labrović.

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