Rudar-Istra 1961, niente spettatori

Il derby istriano di Coppa Croazia a spalti vuoti. Troppo elevati i costi per organizzare la partita

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Rudar-Istra 1961, niente spettatori

Né diretta televisiva né spettatori sugli spalti. Quella che doveva essere una festa del calcio ad Albona, ovvero l’ottavo di finale di Supersport Coppa Croazia tra il Rudar Euro Trans e l’Istra 1961, si sta trasformando in una telenovela dai toni molto accesi. Colpa del mancato accordo tra le due società, ognuna delle quali sostiene di avere i suoi buoni motivi. “Abbiamo proposto quattro o cinque date durante il mese di ottobre, ma a Pola hanno insistito per il 27 ottobre. Questo è un loro diritto, ci mancherebbe altro, e nessuno glielo può togliere. Lo rispetto, ma rimango dell’impressione che se invece del Rudar ci fosse stato il Karlovac avrebbero accettato la proposta”, tuona il solito, vulcanico, presidente dei neroverdi Remzo Zalihić. Il riferimento non è casuale, visto che settimane fa l’Istra 1961 ha preferito prestare Antonio Siljan al Karlovac invece di indirizzarlo verso Albona.

 

Il fatto che si giocherà il 27 ottobre alle ore 15 significa che non ci sarà nemmeno la diretta televisiva su HNTV visto che le sue telecamere saranno prima in BSK-Dinamo (ore 15) e poi in Šibenik-Slaven Belupo (17.30). Ma non è tutto, perché allo Zelenica si giocherà anche a spalti vuoti. “Vista la delicatezza della partita, pur sempre un derby, la Polizia insisterà presumibilmente per un notevole numero di steward il che, unito ai test anti-Covid dei nostri 15 giocatori, farebbe aumentare i costi d’organizzazione a quasi centomila kune. Le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti non coprirebbero le spese anche se dovessimo fissare il prezzo di 100 kune per tagliando”, aggiunge Zalihić.

Che dire alla fine, a parte augurarsi che qualcosa possa cambiare all’ultimo istante. Perché così, a causa della testardaggine e della cocciutaggine di alcuni dirigenti da ambo le parti, a farne le spese saranno ancora una volta i tifosi e gli amanti del calcio. I privilegiati saranno esattamente 35: 15 rappresentanti del Rudar, 10 dell’Istra e altrettanti della Federcalcio.

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