Rijeka, vincere per ripartire

Stasera i fiumani tornano in campo nel turno infrasettimanale contro lo Šibenik. La truppa di Rožman non può più permettersi passi falsi ed è chiamata a una reazione dopo il tonfo interno con il Gorica

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Rijeka, vincere per ripartire

Metabolizzato il pesante stop interno contro il Gorica, il Rijeka è pronto a rituffarsi in campionato per voltare pagina e riprendere la marcia. La Prima Lega è ripartita ieri con un turno infrasettimanale che stasera (fischio d’inizio alle 17.05) porterà a Rujevica lo Šibenik nel quadro della 19ª giornata. La sconfitta di domenica scorsa ha messo a nudo i limiti di questa squadra, dalla scarsa concretezza sotto porta agli errori individuali (Nevistić e autorete di Andrijašević), passando per il troppo nervosismo in campo (rosso a Capan) e una manovra troppo dipendente dalle giocate di Andrijašević. Dinamo e Osijek sono ormai in fuga ed è chiaro a tutti che l’obiettivo per questa stagione non può che essere la lotta per il terzo posto. Ma per raggiungerlo bisognerà tornare a macinare punti con continuità e inanellare vittorie in serie perché il Gorica non molla un colpo (è già a +7, anche se i fiumani hanno due gare in meno rispetto alla truppa di Oreščanin) e vince pure gli scontri diretti… Terzo posto significa anche andare in Europa, e più precisamente ai preliminari della neonata Conference League. In caso contrario bisognerebbe cercare la qualificazione attraverso la Coppa Croazia, un’alternativa decisamente troppo rischiosa. Insomma, non andare in Europa avrebbe del clamoroso (con tanto di mancati introiti dall’UEFA), pertanto la squadra deve ora darsi una mossa e reagire.

 

Il calendario così compresso dà comunque una mano perché il miglior modo per riprendersi da una sconfitta è scendere immediatamente in campo. A partire da stasera. Sarà la terza sfida stagionale tra Rožman e Rendulić e il confronto è in perfetta parità, con un successo a testa. Tuttavia, lo Šibenik non è esattamente l’avversario più abbordabile. Il Rijeka ha aperto la stagione corrente ospitando proprio la formazione dalmata, conquistando la vittoria grazie a Murić che allo scadere firmò un sofferto 2-1 finale. Lo scorso 1º novembre allo Šubićevac i fiumani scesero in campo imbottiti di riserve dopo le fatiche in Europa League, giocando probabilmente la peggior partita stagionale e rimediando un 2-0 che sarebbe potuto essere anche più rotondo. E pure stasera ci sarà da sudare perché gli arancioni di Sebenico sono reduci dalla vincente “campagna zagabrese” in cui hanno battuto in trasferta Lokomotiva e Dinamo l’una in fila all’altra. A echeggiare è stato soprattutto il sorprendente successo colto al Maksimir dove hanno mostrato un’ottima solidità difensiva (il ritorno dell’ex nazionale Schildenfeld ha dato maggiore sicurezza ed esperienza) e un contropiede letale sfruttando la velocità di Jurić e Sahiti. Al di là del valore dell’avversario, a Rujevica sono gli altri a dover temere il Rijeka e non certo il contrario.

«Ci manca il gol»
“La miglior cura dopo una sconfitta è sempre la vittoria – ribadisce Rožman alla vigilia del match –. Ci aspetta una partita difficile contro un avversario in salute, che gioca un buon calcio e che arriva da due vittorie di fila. È una squadra organizzata, con tanti giocatori d’esperienza in difesa, rapida nelle ripartenze e pericolosa sui calci piazzati. Analizzando la gara contro il Gorica abbiamo visto che ci sono state comunque delle fasi molto buone. Alla fine ci è mancato soltanto il gol. Chiaramente non possiamo permetterci di non buttarla dentro ed è un aspetto che dobbiamo subito migliorare, a partire da domani (oggi, nda). I ragazzi lo sanno e io sono fiducioso e convinto di conquistare i tre punti”.

Il Rijeka soffre soprattutto quando gli avversari si chiudono in difesa e lasciano pochi spazi. Naturalmente anche Rendulić schiererà una formazione che penserà di più a coprirsi per poi provare ad affondare il colpo in contropiede.

“Non è facile aprire le difese che si chiudono a riccio – ammette il tecnico sloveno –. Da un lato devi attaccare in continuazione, dall’altro devi stare attento a non lasciare praterie dietro. È un processo che richiede tempo e pazienza. In questo momento ci manca un po’ di lucidità nella trequarti avversaria”.

Ultima chance per Escoval?
L’incontro col Gorica ha anche messo fuori gioco Capan (espulso nel finale) e ora bisognerà vedere chi giocherà al suo posto. Il suo sostituto è Escoval, che però contro il Varaždin era stato disastroso tant’è che Rožman l’ha poi bocciato con l’Istra non convocandolo nemmeno. In assenza di alternative il portoghese potrebbe forse avere un’ultima chance, ma come di consueto sulla formazione l’allenatore non si sbottona.

“Vedremo. Giocando ogni 3-4 giorni abbiamo pochissimo tempo per allenarci e provare determinate cose. Deciderò soltanto all’ultimo, ma come sempre scenderà in campo la squadra che in questo momento mi offre maggiori garanzie”, ha concluso Rožman.

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