Rijeka. S’inizia a fare sul serio

Da ieri sera la comitiva fiumana è a Umago. Mercoledì la prima amichevole con il Domžale

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Rijeka. S’inizia a fare sul serio

Nella serata di ieri il Rijeka ha raggiunto Umago, dove da oggi al 21 gennaio svolgerà la fase principale della preparazione precampionato. L’impegno del 30 gennaio in casa della Dinamo è sempre più vicino e non c’è tempo da perdere. Anche per questo motivo la comitiva fiumana ha scelto la tranquillità che offre la località istriana, dal complesso alberghiero Sol Melia ai numerosi campi da gioco dello Stella Maris. In totale sono previste quattro amichevoli, la prima delle quali già mercoledì con il Domžale, al momento sesta forza del campionato sloveno.

 

Nell’autobus alla volta di Umago sono saliti in tanti, ma non tutti. Assenti infatti i giocatori in isolamento medico, tra i quali pure Hrvoje Smolčić, ormai a un passo dall’Eintracht Francoforte. Il trasferimento dovrebbe concretizzarsi a giorni.

Arangel Čestić è ormai vicino

Ancora prima potrebbe esserci un’altra novità, ma stavolta in entrata. Parliamo del 20.enne difensore centrale serbo Sava Arangel Čestić, il quale dovrebbe unirsi al resto del gruppo nei primi giorni del raduno a Umago. Si tratta di uno stopper nato e cresciuto in Germania, ma che ha giocato per le selezioni giovanili della Serbia. Čestić è ormai nel giro della nazionale maggiore di Dragan Stojković, per la quale vanta già due presenze. Il suo contratto con il Colonia è scaduto da pochi giorni e pertanto arriva al Rijeka da svincolato.

Lo cercava anche il Verona, oltre che il Greuther Furth e l’Hansa Rostock, ma il direttore Robert Palikuča è stato evidentemente il più veloce e il più convincente.

L’entusiasmo di Kukoč e Dujmović

Frattanto, Marino Kukoč e Duje Dujmović sono anche ufficialmente due nuovi giocatori del Rijeka. La firma del contratto da parte dei due talenti dalmati, il primo arrivato dallo Split e il secondo dal Solin, si è avuta sabato.

“Da quanto ho avuto modo di vedere in questo lasso di tempo, il Rijeka è il club che fa per me – dice Kukoč, che elenca Marcelo Brozović e N’Golo Kanté come i suoi giocatori preferiti –. Nessuno in Croazia, e non soltanto, può vantare simili condizioni di lavoro. Dai campi all’attrezzatura, passando per il personale, tutto è di ottimo livello. Qui puoi crescere e maturare. Per me è sicuramente una nuova sfida. Il primo passo è ambientarsi quanto prima e quanto meglio, per poi cercare di mettersi in luce. Ci sarà da lavorare sodo, ma sono pronto. Voglio ripagare la fiducia che il Rijeka ha avuto in me”.

“Ho ricevuto anche altre offerte, ma non ho esitato ad accettare quella che mi è arrivata da Fiume – aggiunge il 18.enne Dujmović –. Credo di non aver sbagliato, anche perché i miei nuovi compagni di squadra e l’allenatore mi hanno subito fatto sentire a proprio agio. Non potrei essere più felice di quanto lo sono in questo momento. Ho fiducia nelle mie possibilità e sono convintissimo che farò bene al Rijeka. Ovvio che ci vorrà però del tempo”.

Duje s’ispira soprattutto a due giocatori, uno dei quali una vecchia conoscenza. “Presnel Kimpembe è il mio idolo. Mi ispiro a lui e spero di poter diventare altrettanto bravo un giorno. Dei giocatori che militano in Prima Lega croata mi piace invece lo stile di gioco di Josip Elez. D’altronde, lui ha lasciato un buon ricordo anche con questa maglia”.

Duje Dujmović e Marino Kukoč con la maglia del Rijeka

Ora un laterale destro e un mediano

Per sistemare in via definitiva la difesa c’è bisogno di ancora qualcosa, nella fattispecie di un laterale destro. Il diesse Palikuča e la sua mano destra Antonini Čulina hanno già messo gli occhi su potenziali rinforzi, soprattutto su uno, anche se il suo nome rimane per momento top secret. D’altronde il mercato di riparazione non è ancora nemmeno iniziato e perciò c’è tempo per valutare al meglio e poi decidere.

L’allenatore Goran Tomić, ricordiamolo, aveva chiesto (e continua a farlo) alla società anche un mediano. Un “lottatore” per intenderci, di quelli bravi a fare la fase difensiva e randellare se c’è bisogno. Selahi è l’unico di questo tipo in rosa e non è certo un caso se Lindon sia diventato ormai un titolare insostituibile. Quando è assente, oppure in giornata negativa, si riflette eccome sul gioco.

Pavičić via adesso o in estate?

Oltre a Hrvoje Smolčić e Robert Murić, le cui cessioni servono per fare cassa, il Rijeka non avrebbe nulla in contrario di “disfarsi” di Domagoj Pavičić. Il suo contratto scade in estate e pertanto c’è il rischio di perderlo a parametro zero. Sempre a meno che non si arrivi a un prolungamento del contratto, ipotesi non del tutto esclusa. Lui ha le idee chiare: “Se arriverà un’offerta che mi soddisferà, me ne andrò. Sono qui da ormai diversi anni e vorrei cambiare aria, possibilmente vorrei passare in una squadra di certo livello e in un campionato interessante. Non so se succederà ora o in estate, ma questa è la mia intenzione. A Fiume e al Rijeka mi trovo bene, però nella vita arriva il momento di voltare pagina. Ci sono alcuni contatti con club stranieri, ma nulla di concreto”.

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