Matjaž Kek: «Dimostriamo di potercela giocare alla pari»

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Matjaž Kek: «Dimostriamo di potercela giocare alla pari»

FIUME | La Dinamo in campionato, quando gioca al Maksimir, è un tabù per il Rijeka, che non vince a Zagabria dal 2010. Di recente ci è riuscito l’Osijek, che ha segnato un gol con un tiro in porta, barricato in difesa per buona parte del match. Sabato il Rijeka torna al Maksimir nel quintultimo turno di campionato, con la formazione zagabrese ormai prossima a stappare lo spumante. È il caso di tentare con una gara molto prudente? “Nemmeno per sogno – ha commentato ieri l’allenatore del Rijeka Matjaž Kek –, e vi dico anche perché. Ho ricevuto più critiche dopo uno 0-0 in cui ci siamo difesi che dopo aver perso per 3-0 cercando di fare qualcosa”.
I punti nel match di domani contano per i fiumani soltanto per raggiungere un platonico secondo posto precedendo i rivali dell’Hajduk. Per il resto, l’Europa è già conquistata da tempo. Come abbiamo già avuto modo di riportare, Heber non ci sarà sabato e, probabilmente, nemmeno nelle altre partite. Leovac è in dubbio, anche se si è allenato con la squadra nei giorni scorsi. Senza Heber sulla sinistra, Kek ha ipotizzato l’impiego del ghanese Acosty come laterale, ma questa volta dalla parte opposta rispetto al suo ruolo abituale al Rijeka: da ala destra diventa ala sinistra. “In Italia negli ultimi anni ho giocato di più sulla sinistra, per cui non ho alcun problema per adattarmi nel caso in cui il tecnico dovesse decidere di schierarmi lì”, ha detto Acosty, autore di un gol al Maksimir quest’anno, per il vantaggio sulla Dinamo che poi ha rimontato e vinto.
Un mese fa c’era “alta tensione” prima della gara secca di Coppa, una semifinale in cui la Dinamo ha privato i fiumani della possibilità di difendere almeno uno dei due trofei vinti la passata stagione. Questa partita, dal punto di vista della posta in palio, conta molto meno, o quantomeno, non è decisiva. “Per me la tensione è la stessa quando si va a giocare al Maksimir. Andiamo ad affrontare la capolista, che merita sicuramente il posto che occupa in classifica. Dovrebbe bastare per essere motivati. Sappiamo quello che dicono le statistiche, ma noi dobbiamo principalmente guardare a noi stessi e alla qualità del nostro gioco. Nelle ultime due partite abbiamo fatto un po’ meglio in difesa, ma in attacco abbiamo prodotto di meno. Non abbiamo ancora raggiunto gli equilibri che io vorrei vedere. Stiamo lavorando bene e l’approccio agli allenamenti è quello giusto. Allora, proviamo a fare una buona gara. Dimostriamo di potercela giocare alla pari con la squadra leader del campionato”.
La Dinamo dovrà fare a meno di alcuni giocatori squalificati. L’arbitro sarà Bruno Marić, uno che ha già fatto discutere. Con quali presupposti ci si avvia ad affrontare questo impegno al Maksimir? “Sono convinto che ci sarà un buon arbitraggio e se non lo sarà, lo dirò dopo la fine della gara. In questo senso, vorrei sottolineare che qualche volta dico delle cose a caldo che all’indomani, dopo averci dormito sopra, non ripeterei. Purtroppo, sono fatto così e qualche volta mi lascio trascinare dagli eventi. Comunque, è compito mio, ma anche di tutti noi, come personaggi pubblici, evitare di dire cose che non vanno dette. Per quanto riguarda la Dinamo e le sue assenze, dobbiamo ricordare che nella loro rosa ci sono dei giovani il cui prezzo sul mercato supera l’intero budget del Rijeka”.
Tra gli assenti ci sono Ademi e Doumbia. È la coppia di centrocampisti arretrati che sotto la guida dell’allenatore Nikola Jurčević detta i ritmi. “Senza di loro, pensando come pensa un allenatore, io mi aspetto una Dinamo ancora più offensiva. In avanti, poi, hanno dei giocatori che potrebbero piegare molte squadre europee. La nostra difesa sarà sicuramente sottoposta a grande pressione”, ha risposto Kek ai giornalisti nel corso della consueta conferenza stampa, anticipata di un giorno rispetto a quanto avviene di solito. Ha elencato Soudani, Gavranović, Hajrović, Čorić ricordando che oggi la Dinamo è coperta sia sulla fascia destra che su quella sinistra, con dei laterali che giocano alti. “Ci sono tante situazioni a cui dovremo pensare prima di scendere in campo – ha concluso Kek –, e per me è importante arrivare lì e giocare alla pari con la Dinamo”.

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