Rijeka, così non si va da nessuna parte

0
Rijeka, così non si va da nessuna parte

FIUME | Alzi la mano chi ricorda gli ultimi fischi dei tifosi all’indirizzo della squadra all’uscita dal campo. Dopo tanto tempo a Rujevica è successo anche questo. Meritatamente, inutile negarlo. Perché la delusione per l’eliminazione in Europa League è cocente e il Rijeka “ammirato” giovedì sera contro il Sarpsborg è stato davvero deludente. Invece dei fuochi d’artificio, pronti a illuminare una serata festosa di tarda estate, è arrivata la “doccia fredda”, che poco o nulla ha a che vedere con la provenienza geografica dell’avversario. L’entusiasmo e l’ottimismo hanno improvvisamente ceduto il passo allo sgomento e all’incredulità perché, nonostante il celebre detto di Giovanni Trapattoni (‘’Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco’’), tutti erano convinti del passaggio del turno. I presagi che alla fine qualcosa sarebbe potuto andare storto, a dire il vero, crescevano con il passare dei minuti, complice anche l’assoluta impotenza e passività di Sluga e compagni, mai veramente in grado di manifestare la propria superiorità tecnica a cospetto di un avversario volonteroso e grintoso, ma lontano anni luce da una squadra che dovrebbe incutere paura. Rispetto sì, però soltanto quello. Alla fine a festeggiare sono stati tuttavia la squadra norvegese e i suoi 23 simpatici tifosi a seguito, quasi increduli di ciò che stava accadendo. Perché quest’ultimi, come confermatoci da alcuni, erano venuti a Fiume principalmente per fare un tuffo in mare, vedere la Croazia (inteso come Paese), della quale hanno sentito tanto parlare durante i Mondiali in Russia, e sostenere la squadra del cuore nella sua prima stagione storica in Europa. Alla possibilità di accedere ai play-off quasi nessuno ci pensava, e invece alla fine è successo…
“Bisogna essere obiettivi e congratularsi con gli ospiti norvegesi per la qualificazione. Noi siamo stati lontano dai livelli accettabili – ha ammesso in conferenza stampa un Matjaž Kek visibilmente deluso e abbattuto –. Quando nel corso di novanta minuti non crei nemmeno un’occasione da gol è difficile aspettarsi che qualcosa possa accadere sugli sviluppi dei calci da fermo. La delusione è enorme, abbiamo steccato sia nella corsa che sul piano dell’aggressività. Non siamo stati in grado di trovare le contromisure alla loro pressione e vincere i duelli individuali”.
Questa la concisa, ma significativa analisi su quanto successo in campo nel match di ritorno di Rujevica. Sulle conseguenze dell’eliminazione, il tecnico sloveno dice: “La sconfitta influirà inevitabilmente sul prosieguo della stagione. Ci saranno sicuramente delle conseguenze per quanto successo, perché tutti noi confidavamo sul passaggio del turno. Dobbiamo sederci allo stesso tavolo, analizzare bene quest’eliminazione e capire in quale direzione procedere”.
Difficile dire che cosa significhi di preciso, ma è chiaro che a questo punto la società potrebbe anche decidere di lasciare partire alcuni giocatori. Dipenderà ovviamente anche dalle possibili offerte, ma senza gli impegni (e gli introiti) in Europa League non c’è bisogno di una rosa allargata. Di possibili nuovi innesti per rinforzare la rosa è fuori luogo parlare (soprattutto senza vendere qualche “big”), anche se la doppia sfida con il Sarpsborg ha confermato che qualcosa in questa direzione andrebbe sicuramente fatto.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display