Jakirović controcorrente. «Firmerei per il pareggio»

Il tecnico del Rijeka è molto prudente alla vigilia della sfida con lo Šibenik. «In questo momento è importante non perdere. Poi è chiaro che ogni allenatore prepara la partita con l’idea di vincerla»

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Jakirović controcorrente. «Firmerei per il pareggio»
Il Rijeka è reduce dal pareggio in casa dell’Osijek. Foto: Dubravka Petric/Pixsell

Dopo l’incoraggiante punto strappato al Gradski vrt con l’Osijek alla ripresa della stagione, per il Rijeka è di nuovo il momento di rimettersi in viaggio. La 19ª giornata della SuperSport HNL, che darà il via alla terza tornata di campionato, porterà la truppa biancocrociata a Sebenico, dove domani pomeriggio è attesa dalla sfida con lo Šibenik (ore 15). Classifica alla mano, è uno scontro salvezza tra la penultima e la terzultima, divise da tre lunghezze in favore dei fiumani (16 a 13). Sergej Jakirović andrà a caccia del suo primo successo sulla panchina del Rijeka per iniziare la scalata verso posizioni più nobili, ma non avrà vita facile contro un avversario altrettanto bisognoso di punti che ha raccolto un solo successo in stagione, che risale addirittura allo scorso 29 luglio quando gli arancioni piegarono tra le mura amiche la Lokomotiva per 2-1 nel quadro della terza giornata. La squadra di Mario Cvitanović ha lanciato un segnale importante facendo tremare l’Hajduk al Poljud, con gli spalatini salvati da un guizzo del solito Livaja che all’85’ ha segnato il gol del definitivo 2-1. Il Rijeka ha iniziato la stagione proprio allo Šubićevac, conquistando l’intera posta in palio grazie a un lampo di Obregon nella ripresa (in panchina c’era Dragan Tadić, sembra un’era fa…), mentre il match di Rujevica è terminato a reti inviolate al termine di un’autentica battaglia che ha visto entrambe le formazioni sbagliare l’impossibile.

“Una partita importante sia per noi che per loro – dice Jakirović, che poi tesse le lodi degli avversari e del loro allenatore –. Hanno disputato un’ottima gara contro l’Hajduk. Sono passati in vantaggio, poi l’Hajduk ha iniziato a fare tanto possesso, ma senza creare grossi pericoli. Tuttavia la cosa non mi sorprende perché so bene come lavora il mio collega Cvitanović. È un tecnico molto preparato e meticoloso, uno di quelli che dedica tanto tempo soprattutto all’aspetto tattico. È lui il valore aggiunto di questa squadra”.

Sergej Jakirović (in primo piano) arriva in conferenza stampa.
Foto: RONI BRMALJ

Maggiore attenzione
Sebbene l’attacco sebenzano sia il peggiore del campionato (11 gol segnati in 18 partite, gli stessi del fanalino Gorica), il tecnico di Mostar teme proprio il reparto offensivo. “Là davanti hanno Arai, Delić e Čop che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Knežević è la fonte del loro gioco, anche se sta rientrando da un infortunio e non so se scenderà in campo. E poi c’è Rogić che è uno dei migliori portieri del campionato. Oltretutto si sono rinforzati in questa sessione di mercato. Hanno preso Hiroš, ala sinistra che ho avuto modo di apprezzare nel campionato bosniaco, e Čanađija, centrocampista di grande esperienza che qualche anno fa avevo allenato al Gorica. Ci sarà sicuramente da soffrire. Abbiamo entrambi bisogno di punti perciò mi aspetto una partita imprevedibile e aperta a qualsiasi risultato”.
Poi una battuta un po’ spiazzante. “Se firmerei per il pari? Sì, perché il margine tra noi e loro rimarrebbe invariato. E comunque più in generale in questo momento è importante non perdere in quanto abbiamo bisogno di fiducia e di un ambiente sereno, che si costruisce soprattutto con una serie di risultati positivi. Poi è chiaro che ogni allenatore prepara la partita con l’idea di vincerla, ma al momento la classifica dice che la differenza tra noi e loro è di soli tre punti. Comunque preferisco guardare sempre chi c’è davanti e non chi sta dietro. Lo Šibenik avrà il vantaggio di giocare in casa il che li spingerà a prendere qualche rischio in più. Dai ragazzi pretendo una maggiore attenzione nella fase iniziale perché se prendi gol nei primi minuti poi diventa complicato recuperare. E noi ne sappiamo qualcosa ripensando al match con l’Osijek: se Caktaš avesse segnato il gol del 2-0 chissà come sarebbe andata a finire…”.

Vukčević squalificato
L’unico cambio rispetto alla sfida del Gradski vrt riguarderà il ruolo di terzino sinistro. Vukčević è infatti squalificato e a giocarsi una maglia da titolare è un terzetto. “Abbiamo Goda, Bodetić e Dujmović. Quest’ultimo è in realtà un centrale, però all’occorrenza può venire schierato anche sulla fascia. Abbiamo insomma la coperta lunga. Questa settimana è rientrato in gruppo Mitrović che si è regolarmente allenato con i compagni e sono felice per lui dopo tutto il calvario che ha vissuto. Ampem fuori ruolo? In questo momento si trova meglio sulla destra e quindi continuerò a schierarlo lì, benché non sia la sua posizione naturale. Anche Lovrić gioca fuori ruolo, sulla sinistra, ma a Osijek sanno bene quanto sia devastante quel suo destro a giro… Banda titolare? È una possibilità. Si è inserito benissimo ed è ormai vicino al 100% della condizione”.

Movimenti in uscita
A tenere banco è soprattutto la situazione legata ai movimenti in uscita, con ben 15 esuberi di cui la società sta cercando di liberarsi. “Anche l’Hajduk sta mandando via una decina di giocatori, eppure non c’è tutto sto clamore attorno a questa cosa. Molti di coloro che sono arrivati in estate non si sono dimostrati all’altezza perciò non potevamo fare altrimenti. Abbiamo fatto delle scelte nell’interesse della squadra. Il mio compito è quello di guardare il campo e di prendere decisioni in base a ciò che vedo. Decisioni che naturalmente devono essere condivise con la società. Non ci saranno altri tagli, però ovviamente da qui alla fine del mercato non possiamo escludere qualche cessione”, conclude Sergej Jakirović.

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