Darko Raić-Sudar: «Difficile dire di no al Rijeka»

Darko Raić-Sudar è il nuovo direttore sportivo dei biancocrociati. «Avevo anche altre offerte, ma quando è arrivata la chiamata da Rujevica non ho avuto dubbi»

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Darko Raić-Sudar: «Difficile dire di no al Rijeka»
Darko Raić-Sudar. Foto: RONI BRMALJ

L’accordo era stato raggiunto già qualche settimana fa, ma si aspettava la sosta delle nazionali per formalizzare il tutto. Darko Raić-Sudar è il nuovo direttore sportivo del Rijeka prendendo il posto di Robert Palikuča, dimessosi alla fine della scorsa estate e sostituito a sua volta da Srećko Juričić nelle vesti di traghettatore. Classe 1972 e centrocampista di ruolo, ha iniziato la carriera da giocatore allo Cibalia. Successivamente ha indossato anche le maglie di Osijek, Maccabi Netanya, Bnei Yehuda, Hapoel Nazareth Illit, poi ancora Cibalia, Istra 1961 e infine ha militato nelle categorie minori con Istra Pola e Rovigno, appendendo gli scarpini al chiodo nel 2012. La carriera da allenatore è invece legata interamente all’Istra 1961, dalle giovanili alla prima squadra. Dal 2021 è membro dell’Esecutivo in seno alla Federcalcio croata e un mese fa è stato rieletto per il secondo mandato alla guida della Federazione istriana, ruolo che continuerà a ricoprire nonostante il nuovo incarico a Rujevica. “Se ci fossero degli impedimenti legislativi non sarei di certo qui. Non c’è alcuna contrapposizione con le mie funzioni all’interno della Federazione nazionale e di quella regionale, per le quali tra l’altro non percepisco alcuno stipendio – ha subito puntualizzato il nuovo diesse biancocrociato, che verrà affiancato da Antonini Čulina nei panni di assistente –. Per me è un onore e una grande responsabilità. Ringrazio la società per la fiducia. So bene dove arrivo e che cosa rappresenta il Rijeka non soltanto in Croazia, ma anche in Europa. Sono qui per mettere a disposizione tutta la mia esperienza. Negli ultimi dieci anni la squadra ha raccolto numerosi successi e l’obiettivo non può essere che proseguire su questa strada, ovvero restare ai vertici in campionato, lottare per i trofei e giocare in Europa”.

Reattivi sul mercato
In un primo momento il suo insediamento sembrava destinato realizzarsi la prossima estate, poi però nelle ultime settimane c’è stata una decisa accelerata. “Attendere l’estate avrebbe significato partire in ritardo. La pianificazione della nuova stagione va effettuata con largo anticipo perciò sarebbe stato deleterio attendere oltre. In realtà ero in trattativa con altri club, ma quando è arrivata la chiamata del Rijeka non ho avuto dubbi trattandosi di una sfida molto stimolante”.
Ai tempi dell’Istra 1961 ha ricoperto il doppio incarico di allenatore e direttore sportivo. “È stata un’esperienza sicuramente preziosa, ma anche alquanto impegnativa perché non è facile conciliare due ruoli molto diversi tra di loro. Non è comunque una cosa inusuale e, anzi, ci sono diversi club così strutturati, come ad esempio la Dinamo. Il compito principale di un direttore sportivo? Lo scouting è l’elemento centrale. A maggior ragione per il Rijeka, che vive della vendita dei giocatori. In questo caso sarà fondamentale essere reattivi e avere un’alternativa già pronta nel momento in cui un giocatore andrà via. Non possiamo permetterci di farci cogliere impreparati”.
Il nuovo responsabile della gestione sportiva sarà chiamato a lavorare a stretto contatto con Sergej Jakirović. “Ci eravamo incrociati sia da avversari in campo che al corso per prendere il patentino da allenatore. Abbiamo anche degli amici in comune. Stimo molto il suo lavoro e i risultati parlano per lui. Quello che sta facendo al Rijeka è sotto gli occhi di tutti. Ha una grande carriera davanti e in futuro sarà difficile trattenerlo. Ci siamo già confrontati su vari aspetti”.

Bacino istriano
Per Raić-Sudar si prospettano mesi caldissimi tra scadenze, rinnovi, prestiti e un mercato estivo che si preannuncia come sempre incandescente. “L’allenatore è colui che fa la selezione dei giocatori. Il mio compito sarà quello di seguire le sue indicazioni e capire se ci sono le condizioni per prendere i calciatori richiesti. Per quanto riguarda il fronte delle cessioni, so bene che Frigan è seguito da diverse squadre, però lo lasceremo partire solamente nel momento in cui dovesse arrivare un’offerta che soddisfi le richieste del club. E poi c’è il discorso legato al settore giovanile, ma su questo punto mi esprimerò più avanti quando avrò un quadro un po’ più chiaro”.

Matija Frigan continua a essere al centro delle voci di mercato.
Foto: Vjeran Zganec Rogulja/PIXSELL

Dal momento che conosce molto bene il calcio istriano, una delle sue priorità sarà proprio quella di scandagliare più a fondo l’altro versante del Monte Maggiore. “Soprattutto in passato diversi giocatori istriani avevano indossato la maglia del Rijeka. Oggi la situazione è un po’ diversa, ma quello istriano rimane un bacino molto interessante e qualche giocatore di talento salta sempre fuori”, ha concluso Darko Raić-Sudar, spalleggiato in sede di presentazione da Srećko Juričić, il quale continuerà a ricoprire il ruolo di consulente.

Srećko Juričić «Nessuna novità su Butorac»
Per completare l’organigramma societario manca all’appello un’unica figura, ossia quella di direttore generale. In seguito all’addio di Luka Ivančić il club ha deciso di affidare l’incarico a Igor Butorac, ma il ruolo resta ancora vacante in quanto Butorac è attualmente a capo della società Rijeka sport e della questione se ne sta occupando la Commissione per la valutazione dei conflitti d’interessi, che a breve dovrebbe esprimersi in merito. “Al momento non ci sono novità. Anche noi siamo in attesa della decisione da parte della Commissione”, ha fatto sapere Srećko Juričić, il quale ha parlato anche dello status dei giocatori messi fuori rosa durante la sosta invernale, ma che sono rimasti a Rujevica non avendo trovato una nuova sistemazione. Si tratta nello specifico di Alvarez, Djibrilla, Djuričin e Merkulov. “Si allenano individualmente assieme a due allenatori che abbiamo messo loro a disposizione. Mi auguro che in estate riescano a trovare una squadra”, ha detto Juričić.

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