Halilović a un passo dal Rijeka

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Halilović a un passo dal Rijeka

FIUME | La preparazione in Portogallo è trascorsa in grande tranquillità, senza partenze o arrivi. Si sono giocate tre amichevoli, in cui l’allenatore Igor Bišćan ha schierato tutti gli uomini a disposizione, ma soprattutto i titolari, come se dovessero essere sicuramente loro le colonne di un Rijeka reduce da una serie straordinaria tra campionato e Coppa prima della sosta invernale. In altre parole, non c’è, almeno per ora, l’atmosfera che possa presagire un esodo in massa, anzi. Prima del rientro a Fiume, Ivan Mance, numero due nell’area tecnica, ha parlato a Radio Fiume, senza però anticipare nulla. Il Rijeka per funzionare deve vendere, e possibilmente bene, i propri giocatori. Al momento, neanche a livello di voci di corridoio si sente parlere del brasiliano Heber, dello stopper Župarić e dell’attaccante austriaco Gorgon. Per quest’ultimo il motivo è dovuto forse all’infortunio subito durante la preparazione. L’unico ad andarsene finora è stato il terzino macedone Zuta.
Nell’attesa di fare cassa, si parla timidamente di arrivi, e di uno in particolare. Si tratterebbe del 24.enne centrocampista Tibor Halilović, cugino del più conosciuto Alen. Indirettamente, Mance ha confermato che nel corso di questa settimana è prevista la firma con un nuovo giocatore. Tutti gli indizi condurrebbero a Halilović, ultimamente al Wisla Cracovia, dove era arrivato nel 2017 dalla Lokomotiva, dopo essere cresciuto nelle giovanili della Dinamo. Questa notizia dalla Polonia è anche l’unica in questi giorni per quanto riguarda il calciomercato. Una delle ragioni per le quali il Rijeka punterebbe su di lui, sarebbe il fatto che non ha alcun vincolo contrattuale e che può arrivare a parametro zero.
In Croazia la campagna trasferimenti è iniziata ufficialmente il 15 gennaio e si concluderà il 15 febbraio, quando il campionato di Prima Lega sarà già ripreso da due settimane. In molti Paesi europei il mercato si conclude a fine gennaio, mentre le partenze verso l’Asia saranno possibili anche oltre. Il Rijeka scenderà in campo già il 30 gennaio, affrontando fuori casa lo Slaven Belupo nel recupero dell’incontro rinviato a causa del terreno ghiacciato a Koprivnica, nell’ultimo turno prima della sosta.
Comunque, Bišćan ha dato spazio anche ai giovani e domenica pomeriggio, nel secondo tempo dell’incontro con i cinesi del Beijing, si sono trovati in campo insieme Vuk, Mitrović, Braut, Smolčić e Bušnja. L’unico gol dell’incontro è stato segnato proprio con loro in campo, evidentemente più affamati di gol nonché pieni di volontà per affermarsi e ambire a una maglia da titolare. Denis Bušnja, autore di una rete di ottima fattura, aveva segnato anche in una partita ufficiale, contro il Radnik a Križevci in Coppa Croazia. All’ex tecnico Matjaž Kek si devono riconoscere tanti meriti per i risultati che il club ha realizzato sotto la sua guida, ma non quello di aver gettato nella mischia i giovani. Con Bišćan si cambia rotta? Si continuerà a puntare sulle certezze, senza rischiare, oppure si darà fiducia a quelli che dovranno diventare i futuri titolari? La campagna trasferimenti del Rijeka era iniziata con un arrivo, cioè con il ritorno dopo mezza stagione all’Inter, di Matej Vuk. Lo ha voluto proprio Bišćan, il quale ha detto di averne riconosciuto le sue potenzialità. “Anche in passato nel corso della preparazione venivano utilizzati i giovani – commenta Mance –, ma questa è una generazione dalla quale ci aspettiamo qualcosa in più, cioè di vederli nella prima squadra”.

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