Europa e salvezza. Bagarre infuocata

Prima Lega. A due giornate dal termine ci sono sette squadre in lotta per due obiettivi: 180' per decidere chi andrà in Conference League e chi invece saluterà la compagnia

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Europa e salvezza. Bagarre infuocata

Alla linea del traguardo mancano soltanto due giornate: 180’ per decidere chi andrà in Europa e chi invece saluterà la Prima Lega croata. Malgrado tutte le problematiche legate alla pandemia, che soprattutto nella prima parte aveva stravolto (e in parte falsato) il campionato, la stagione 2020/21 si è rivelata come una delle più equilibrate e combattute di sempre, con ben sette squadre ancora in lotta per due obiettivi. Peraltro fino a qualche settimana fa anche la lotta per il titolo era apertissima, poi però la Dinamo ha messo il turbo staccando definitivamente l’Osijek (con buona pace di Bjelica…). Per gli appassionati un finale da vivere in punta di sedia, per i tifosi delle squadre invischiate nella lotta coronarie e nervi verranno invece messi a dura prova…

 

La bagarre per un posto nel secondo turno preliminare della Conference League è infuocato: Gorica 59, Rijeka 55, Hajduk 54. Due giorni fa il Gorica ha avuto a disposizione il primo match ball per chiudere i giochi e mettere in cassaforte il terzo posto e quindi la prima storica qualificazione all’Europa, ma al Poljud la truppa di Oreščanin è stata malmenata da uno scatenato Hajduk (4-0). A questo punto l’unica certezza è che lo scenario più suggestivo, ovvero un arrivo a pari punti di tutte e tre le contendenti, è scongiurato. Classifica alla mano, con quattro lunghezze di vantaggio sulla prima inseguitrice, Lovrić e soci sarebbero quelli messi meglio, ma di contro si ritrovano con il calendario più difficile: domenica ricevono la Dinamo e nell’ultima giornata faranno visita al Rijeka. Ma c’è un fattore che potrebbe far saltare il banco, e cioè il “disinteresse” per il campionato dei campioni di Croazia. In questo momento infatti l’unico obiettivo della squadra di Krznar è la finale di Coppa contro l’Istra 1961 di mercoledì prossimo. Che nella testa Petković e compagni ci sia soltanto il doblete, lo si è capito già 48 ore fa nel 2-2 maturato al Maksimir contro il Varaždin. In altre parole, domenica la Dinamo potrebbe concedere qualche sconto.

Istra 1961 e Varaždin sperano nella salvezza

Ai «tori» basta un punto
In caso di sconfitta del Gorica, si deciderebbe tutto nello scontro diretto a Rujevica, a patto però che il Rijeka vinca a Varaždin. Uno scenario che i “tori” vogliono a tutti i costi evitare. Vero è che sono la bestia nera dei fiumani e che in passato sono spesso tornati dal Quarnero con tre punti in bisaccia, ma stavolta sarebbe ben diverso. Un pareggio sarebbe invece sufficiente perché se anche l’Hajduk dovesse battere Šibenik e Lokomotiva, e quindi li agganciasse, rimarrebbe comunque dietro in virtù degli scontri diretti a sfavore. Al tempo stesso però gli spalatini opererebbero il sorpasso sul Rijeka relegandolo al quinto posto e lasciandolo quindi a bocca asciutta.

Quanto ai fiumani, qui la situazione è piuttosto chiara: per centrare al fotofinish il terzo posto bisogna battere il Varaždin, sperare nella contemporanea frenata del Gorica con la Dinamo (andrebbe bene anche un pareggio) e infine conquistare i tre punti a Rujevica nello scontro diretto. Chi si trova nella posizione più delicata è la squadra di Tramezzani, alla quale un doppio successo potrebbe anche non bastare.

E infine c’è un ultimo, ma determinante elemento ai fini della lotta per l’Europa, ossia la finale di Coppa. Se la Dinamo alzerà al cielo il Sole di Rabuzin, allora anche il quarto posto garantirà il pass europeo. Viceversa, qualora l’Istra dovesse clamorosamente sovvertire il pronostico, ecco che sarebbero proprio i polesi ad andare in Conference League, facendo così risultare inutile il quarto posto.

Un terzetto a pari punti?
E la lotta salvezza? Qui la situazione è ancora più intricata (o divertente, se preferite). Al momento la classifica dice Slaven Belupo 31, Lokomotiva 30, Varaždin 28 e Istra 26. L’obiettivo per tutte è chiaramente evitare l’ultimo posto, l’unico che comporta la retrocessione (quest’anno è stato abolito il play-out per la penultima). Gli unici scontri diretti da qui alla fine sono Istra-Slaven di domani e Slaven-Varaždin all’ultima giornata. Con cinque punti di margine sugli istriani, ai “farmacisti” basterà un pari domani al Drosina per chiudere il discorso.

Il bello però è che Lokomotiva, Varaždin e Istra potrebbero terminare tutte a pari punti, ossia a quota 30. Prendendo in esame tutti gli scontri diretti, tutte e tre hanno conquistato 10 punti. In questo caso come discriminante verrebbe presa la differenza reti negli scontri diretti (e non il maggior numero di vittorie come qualcuno potrebbe pensare). Fosse così, a salutare la Prima Lega sarebbe il Varaždin (-3). Ma naturalmente non mancano tante altre combinazioni. In caso di parità tra Lokomotiva e Varaždin, si salverebbero gli zagabresi; tra Lokomotiva e Istra i polesi; tra Varaždin e Istra, Benko e soci.
Insomma, è impossibile chiedere di più a questo campionato. Buon divertimento a tutti!

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