La commissione per le competizione della Federcalcio croata ha deciso di chiudere lo stadio Poljud fino alla fine della stagione 2023/2024 dopo i gravi incidenti che al termine del match valido per la semifinale di Coppa Croazia tra Hajduk e Dinamo, e vinto dagli zagabresi per 1-0 (finale con il Rijeka: andata il 15 maggio nella capitale, ritorno il 30 maggio a Rujevica).
Secondo quanto riportato dai resoconti ufficiali, i disordini sono iniziati appena un minuto dopo il fischio finale dell’arbitro italiano Fabio Maresca, quando una parte dei tifosi della Torcida, lo zoccolo duro del tifo dalmata, ha invaso il campo dal settore nord dello stadio. Ciò ha scatenato una serie di scontri con la polizia, che sono poi proseguiti anche al di fuori dello stadio, coinvolgendo i tifosi più accesi dell’Hajduk.
Questi eventi hanno portato alla decisione di sospendere lo stadio per tutte le partite dell’Hajduk fino alla conclusione delle indagini da parte della Commissione disciplinare della Federcalcio croata che, molto probabilmente, confermerà questa decisione.
Le immagini prvenienti dal Poljud ieri sera, mercoledì 3 aprile, mostrano scene di caos e distruzione, con sedie strappate e gettate sulla pista d’atletica. Da segnaalre che durante gli scontri 8 agenti sono rimasti feriti, mentre 54 hooligans sono stati arrestati.
E domenica prossima, 7 aprile, la Torcida arriva a Fiume per la sfida di campionato tra Rijeka e Hajduk. Non serve ricordare la pluridecennale rivalità con l’Armada. La speranza è che sia una serata (il match avrà inizio alle 19.30) serena dal punto di vista dell’ordine pubblico, anche se c’è poco da stare tranquilli.
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