Croazia medaglia di bronzo. L’Italia resta a mani vuote

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Croazia medaglia di bronzo. L’Italia resta a mani vuote

BARCELLONA | L’Europeo di pallanuoto di Barcellona si è conclusa ai rigori. Dopo il 7-7 con cui è terminata la finale con la Spagna, l’ha spunta ai rigori la Serbia (12-10), che difendeva il titolo conquistato due anni fa. La Croazia ha conquistato il bronzo e per il selezionatore Ivica Tucak è la decima medaglia dal 2012, quando ereditò la panchina da Ratko Rudić. Nella finale per il terzo posto la nazionale biancorossa ha superato per 10-8 l’Italia, che torna a casa a mani vuote, fermandosi ai piedi del podio. Per la squadra allenata da Sandro Campagna si è messa subito male. Dopo i primi 8 minuti la Croazia era già in vantaggio per 4-0, un distacco enorme, con gli azzurri decisamente sfortunati complice una collezione invidiabile di pali e traverse. Per certi versi è stata una gara simile alla semifinale che la Croazia aveva perso con la Serbia. Tra le due deluse si è imposta quella che ha saputo trovare più motivazione. L’Italia l’ha ritrovata, ma troppo tardi.

Per effetto del cartellino rosso rimediato contro la Serbia e la squalifica automatica, Tucak ha seguito la gara dalla tribuna, mentre il suo posto a bordoavasca lo ha preso l’allenatore in seconda Mile Smodlaka. Tucak ha commentato questo Europeo e la finale per il terzo posto: “Penso che da parte nostra sia stata una partita brillante. Siamo stati capaci di risollevarci in questi due giorni. Abbiamo parlato a lungo e poco prima dell’inizio ho insistito nel dire che questa medaglia per il terzo posto avrebbe avuto lo stesso splendore di quella d’oro. Devo fare i miei complimenti ai ragazzi e all’intero staff tecnico. Questa volta non è arrivata la medaglia d’oro, ma la nazionale croata rimane sempre lì, con grande continuità, a lottare per le posizioni di vertice. Naturalmente, non finisce qui. Niente rimpianti, nemmeno per la sconfitta in semifinale. In quella gara non abbiamo avuto la forza e la concentrazione contro una squadra fantastica, che avevamo battuto per tre volte di seguito. Questa volta è toccata a loro, ma siamo pronti per prenderci la rivincita. In quest’ultima occasione sono stati più bravi di noi. Il bronzo per noi è un grande risultato. Tutto sommato, abbiamo disputato un ottimo Europeo con cinque vittorie nette e una sconfitta, con l’atteggiamento e la determinazione con cui va sempre rappresentata la Patria. Personalmente, ne sono orgoglioso. Di questo bronzo, lo ripeto, ne sono felicissimo. Adesso ci riposiamo un po’ e guardiamo avanti a ciò che ci aspetta.”.
Al podio ci tenevano davvero tanto i croati, che hanno costretto al bagno anche Smodlaka. L’ex centroboa, per la prima volta alla guida della nazionale, non può che uscirne soddisfatto: “Non è stato semplice riprendersi dopo la sconfitta in semifinale. Contro l’Italia hanno dato l’impressione di essere invincibili. Per il modo in cui abbiamo affrontato questa finale per il bronzo c’è forse un pizzico di rammarico perché siamo convinti che avremmo potuto fare qualcosa di più. Comunque, questa medaglia è da festeggiare. Parlerei, infine, degli arbitraggi. Anche gente come me, che sono dentro la pallanuoto da trent’anni, ha difficoltà a comprendere certe decisioni. Mi riferisco anche all’espulsione del nostro selezionatore contro la Serbia. Dobbiamo resistere sperando che ci sia un domani migliore”.
Nell’incontro per il quinto posto la Grecia ha superato il Montenegro per 8-6, mentre in quello per il settimo l’Ungheria ha confermato di essere in un momento decisamente negativo, perdendo per 9-8 contro la Russia che da moltissimi anni non è nella prima fascia della pallanuoto mondiale ed europea.

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