La Slovenia a Euro 2024. Kek, ancora una favola

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La Slovenia a Euro 2024. Kek, ancora una favola
Il ct della Slovenia, Matjaž Kek. Foto Roni Brmalj

Missione compiuta. La Slovenia vince per 2-1 con il Kazakistan e dopo 24 anni si qualifica per la seconda volta ad una fase finale di un Europeo.

A decidere la partita i due Benjamin della squadra, il 20.enne Šeško che al 41′ ha trasformato un rigore spiazzando il portiere Šackij per quella che è stata la sua quinta rete in questo ciclo, decima in Nazionale in solo 26 partite giocate. Dopo il pareggio di Orazov, giocatore del Koper, al 47′ ci pensa il 29.enne Verbič che non segnava da oltre 4 anni a decidere la partita all’86’, un quarto d’ora dopo il suo ingresso in campo, quando con un destro all’interno dell’area grande spedisce la palla nell’angolino dove l’estremo difensore kazako non è in grado di intervenire. Esplosione di gioia sugli spalti dello Stožice, dove erano presenti 16.432 spettatori, numero record per l’impianto lubianese inaugurato l’11 agosto 2010 con l’amichevole con l’Australia (2-0).

“Siamo contenti, felici e orgogliosi. Penso che sia meritato. Grazie ad ogni singolo tifoso che in questi ultimi mesi ha trasmesso questa incredibile energia positiva che ha motivato questa generazione, che è stata quasi etichettata come ‘perdente’. Questo risultato deve essere uno stimolo per il futuro perché questa squadra ha ancora molto da dire”, ha sottolineato il ct Matjaž Kek nella conferenza stampa dopo la partita, iniziata con notevole ritardo a causa dei festeggiamenti con tanto di fuochi d’artificio dopo la festa in campo.

Dopo aver fallito sei cicli di qualificazione tra Europei e Mondiali, è toccato nuovamente a Matjaž Kek regalare alla Slovenia un nuovo appuntamento in estate. Nel 2009 con la vittoria per 1-0 nello spareggio di ritorno del Ljudski Vrt di Maribor con la Russia era arrivata la qualificazione al Mondiale del 2010 in Sudafrica. Nel frattempo, nel 2017, Kek ha regalato anche il primo scudetto al Rijeka…

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