Croazia, il meglio deve ancora arrivare

Europei di pallamano La semifinale è un piazzamento storico. Domani sulla strada ci sarà la Francia, campione in carica

0
Croazia, il meglio deve ancora arrivare

Il quinto posto centrato nel 1994 non è più il miglior risultato di sempre ai campionati europei. Superando la Germania 23-20 nell’ultimo match della seconda fase, la Croazia è volata tra le prime quattro, il che vuol dire giocarsi una medaglia, oltre ad aver staccato pure il pass per i Mondiali in programma l’anno prossimo in Spagna, dove mancava dal 2011. Un risultato eccezionale e impronosticabile alla vigilia, considerando tutti i problemi e le incognite emerse durante la preparazione nel ritiro di Parenzo, ma una volta atterrate sul suolo danese, tutto è cambiato. A partire dal successo all’esordio sull’Ungheria, la prima perla di questa straordinaria cavalcata. Partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, le ragazze di Nenad Šoštarić hanno acquisito sempre più fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, oltre a una forza mentale impressionante per un gruppo così giovane. Quando tre anni fa Šoštarić venne chiamato per ricostruire un gruppo uscito a pezzi dalle ultime due edizioni della rassegna continentale, chiuse entrambe al 16º e ultimo posto, il nuovo selezionatore ha dato il via a un profondo e più che mai necessario ricambio generazionale. Una lenta risalita che avrebbe dovuto dare un primo segnale proprio a questi Europei, ma alla vigilia, ancor prima che la nazionale venisse decimata da infortuni e coronavirus, gli scettici dicevano che Mičijević e compagne sarebbero tornate a casa dopo la prima fase in quanto si tratta di un gruppo giovane che in carriera non ha ancora vinto nulla… E invece a Kolding si è compiuto il miracolo perché alle volte le difficoltà sortiscono l’effetto contrario: cementano il gruppo, fanno scattare la caponaggine e la voglia di superare i propri limiti. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
“Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale e riscritto la storia della pallamano femminile croata – le parole della capitana Katarina Ježić dopo la vittoria sulle tedesche valsa la qualificazione alle semifinali –. Battendo squadre fortissime abbiamo dimostrato di meritare questo traguardo e ora vogliamo continuare su questa strada. Non è ancora finita”, fa presente l’ex pivot dello Zamet.

 

Non soltanto non è finita, ma il meglio deve ancora arrivare. Ora ci si trasferirà a Herning, sede del gran finale di questi Europei. Domani sera ci sarà di fronte la Francia campione d’Europa in carica (nell’altra semifinale si sfideranno Norvegia e Danimarca). Una corazzata ancora imbattuta avendo fin qui ha raccolto cinque successi e un pareggio. Una nazionale cresciuta moltissimo negli ultimi anni, che vanta un titolo iridato (2017), uno continentale (2018) e un argento olimpico (2016), decisa a bissare il successo conquistato due anni fa davanti al pubblico di casa. Sulla loro strada troveranno però un avversario carico come una molla, pieno di entusiasmo e che non avrà nulla da perdere. Una cosa è certa: Olivier Krumbholz e le sue ragazze non staranno di certo dormendo sonni tranquilli. E le croate? Stanno continuando a vivere il loro sogno e… guai a svegliarle!

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display