Levade-Gradigne: una Comunità giovane con tanta voglia di crescere

Fondata nel 1992, dal 2010 è guidata da Irina Štokovac. È presente a tutte le manifestazioni locali e organizza vari eventi durante tutto l’arco dell’anno. Un sogno nel cassetto: una nuova casa

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Levade-Gradigne: una Comunità giovane con tanta voglia di crescere
I partecipanti all’ultimo torneo di calcetto. Foto: CI Levade - Gradigne

Nelle località più piccole le Comunità degli Italiani continuano ancora a essere il centro culturale e sociale del luogo, rappresentando il cuore pulsante del paese in quanto senza di esse in molti borghi dell’Istria non ci sarebbero nemmeno attività artistico-culturali. Nel territorio del Comune di Portole, opera la Comunità degli Italiani di Levade-Gradigne che, fondata nel 1992, conta 210 membri. All’inizio presieduta dal compianto Silvio Visintin, dal 2010 è guidata da Irina Štokovac, affiancata fedelmente dai membri della Giunta esecutiva del sodalizio Barbara Vežnaver Antonac, Danijel Zanko, Martina Versa e Roberta Kalčić Savatović.

Anche se con una sede di nemmeno 40 metri quadrati, il sodalizio non si smentisce nel farsi sentire non solamente a ogni sagra popolare del Comune, ma pure in diversi periodi dell’anno con l’organizzazione di scampagnate, spettacoli, azioni ecologiche, incontri umanitari, sportivi e altri avvenimenti. Uno dei punti di forza sono proprio le diverse generazioni che operano all’interno del sodalizio con diverse attività. Sono oltre una ventina i bambini e giovani che frequentano il corso d’arte guidato da Loreta Štokovac, che puntualmente, in occasione delle festività quali il Natale e la Pasqua, per il giorno della mamma, oppure la Giornata del pianeta Terra e altre ricorrenze, creano lavori manuali degni di mostre e mercatini pubblici, che puntualmente attirano la curiosità di un ampio pubblico.
Le donne di Levade, con a capo Nives Ipša, durante tutto l’anno conducono un laboratorio di pasta fatta in casa, al quale si associano alle volte pure le giovani generazioni. Questa prelibatezza sotto forma di fusi, ravioli o “pljukanci”, viene proposta come menù praticamente a tutti gli eventi, riscuotendo sempre un grande successo, in quanto viene abbinata a sughi caserecci che si sposano divinamente con la pasta. Queste sono tradizioni antiche di questa zona, sempre più apprezzate e che in questo modo vengono salvaguardate in quanto vengono tramandate alle giovani generazioni.
Nell’ufficio del sodalizio spiccano pure le numerose coppe conquistate dalle sezioni sportive, quali la squadra di pallavolo femminile, quella di calcetto maschile, i giocatori di briscola e tressette e quelli di tennis da tavolo e di ping pong.
Il gruppo che vanta circa un lustro e che riscuote sempre un grande successo nelle sue esibizioni è quello dei minicantanti. Diretti dalla maestra Ivana Kmet, a causa della mancanza di spazio, operano nella sede dell’asilo di Portole, dove una volta alla settimana i bambini interessati rimangono dopo l’orario scolastico per partecipare alle prove dove apprendono pure numerose canzoni popolari.

Irina Štokovac.
Foto: CI Levade – Gradigne

La rinascita di Levade
Ogni anno, soprattutto durante i mesi autunnali, qui si svolgono numerosi eventi e fiere che riuniscono i cultori di prodotti autoctoni istriani e turisti da tutto il mondo. Questo piccolo borgo istriano, che si trova ai margini del bosco di Montona, all’incrocio tra la strada statale Portole-Montona, è nato un centinaio di anni fa grazie ai progetti idrotecnici e di bonifica della valle del fiume Quieto e il passaggio della ferrovia a scartamento ridotto Parenzana, anche se nel territorio anticamente esisteva una stazione di barcaioli che trasportavano legna dal bosco di Montona verso la foce del fiume Quieto e il porto di Bastia. Questa piccola ma dinamica comunità era molto sviluppata a quel tempo, tanto che c’era un frantoio automatizzato, una distilleria e una stazione di servizio. Levade fu però anche un importante centro commerciale, perché la Parenzana favorì il commercio di prodotti autoctoni, tra cui il tartufo, diventando fin dall’inizio il luogo centrale per la commercializzazione di questo nobile fungo. Con la chiusura della Parenzana, questo insediamento perse progressivamente la sua importanza economica, per poi vivere una sorta di rinascita nei primi anni Novanta quando, grazie alla ricostituzione del Comune autonomo di Portole, questo piccolo centro divenne noto in tutto il mondo, con il titolo che porta con onore dal 1993 di Centro mondiale del tartufo.
Come spiega la presidente del sodalizio Irina Štokovac, se sono numerose le iniziative del sodalizio, tanti sono pure gli abitanti e i soci che gli si affiancano e non si tirano mai indietro per dare una mano, il tutto volontariamente, dedicando con entusiasmo il proprio tempo libero con passione e abnegazione.

Levade, Centro mondiale del tartufo.
Foto: CI Levade – Gradigne

Le manifestazioni più importanti
Tra le maggiori manifestazioni ricordiamo l’appena trascorso “Tuber(food)fest”, Festival dedicato al tartufo, nel corso del quale le laboriose massaie della zona di Levade, Gradigne, Ipsi e Pirelici, assieme ad altri membri del sodalizio, hanno impastato e proposto dolci, fusi e la famosa “nedeva”, il tutto aromatizzato da questo principe del bosco. L’evento è stato arricchito dai lavori dei bambini del corso d’arte e dagli animatori musicali.
“Una manifestazione gastronomica che trasforma il centro di Levade in un luogo di grande picnic, dove i visitatori possono gustare una varietà di cibi interessanti e di qualità, accompagnati dai rinomati vini locali e buona musica, combinando il concetto popolare dello street food e la cucina tradizionale istriana, con un’enfasi speciale sui piatti al tartufo, un prodotto gastronomico unico della zona”, ha rilevato Irina Štokovac confermando come l’evento di due giorni celebra Levade come Centro mondiale del tartufo e si svolge alla fine di ottobre, dopo la festa di San Giovanni da Capestrano, il Santo patrono del paese.
Da poco si è pure conclusa pure la terza edizione di “Le-Gra Tour”, una passeggiata educativa organizzata dalla CI, che quest’anno, nella ricorrenza dell’80º anniversario del massacro avvenuto durante la Seconda guerra mondiale, ha proposto la visita al villaggio abbandonato di Paoletici, per conoscere la sua storia insieme allo storico Matija Nežić. Indimenticabile è stato pure l’evento estivo “Summer Night Aperol & Gin Party” nel giardino del sodalizio, decorato ad hoc per lasciarsi trasportare dai ritmi indimenticabili degli anni ‘80 e ‘90 che hanno segnato generazioni e creato ricordi indimenticabili in una serata magica
“Un evento che ha invece visto la sua prima edizione è stata la tanto ambita ‘Balinierada’, ossia la corsa con i carretti a cuscinetti a sfera. Un’idea nata dal sindaco del Comune di Portole, Leo Bazjak, realizzata dalla nostra CI nella località di Pirelici e che ha coinvolto numerosi partecipanti, molti dei quali hanno creato il proprio veicolo per questa occasione. Tanti sono stati pure i sostenitori a bordo campo, che hanno decisamente creato un’atmosfera più competitiva e allegra”, racconta Irina Štokovac.

«Favola di Natale»
Un sodalizio molto attivo, quindi, che a queste iniziative ne affianca tante altre, come l’imminente “Favola di Natale a Levade”, incontro artistico-culturale con la partecipazione dei vari gruppi d’attività per festeggiare l’Avvento in tutte le sue sfaccettature, senza far mancare Babbo Natale con i doni per i più piccoli e tanta buona musica.
Tutte queste iniziative si avvalgono del sostegno e del contributo finanziario del Comune di Portole, del suo Ente turistico e dell’Unione Italiana, anche come intermediaria dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali, del Consiglio delle minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, ai sensi della Legge 21 marzo 2001, N° 73 e successive estensioni e modificazioni, in applicazione delle Convenzioni stipulate tra il MAECI, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste.

Una nuova sede
Ed è proprio grazie a questi ultimi che questa favola così bella non può che avere un lieto fine. Come confermato pure dal presidente della Giunta esecutiva dell’UI Marin Corva, il Comune di Portole sta facendo degli ultimi accertamenti per assicurare un lotto di terreno sul quale verrà costruita la nuova sede della Comunità degli Italiani di Levade-Gradigne. Si procederà in seguito con l’elaborazione della documentazione progettuale per poi proseguire con la costruzione. Visto che nella località non è stato individuato nessun edificio già esistente da ristrutturare, il sodalizio verrà costruito a nuovo. Per la realizzazione del progetto l’UI ha già accantonato un importo di 450mila euro.
“Questo è un progetto che mi sta tanto a cuore e per il quale ora abbiamo i mezzi necessari. È una Comunità con persone giovani, molto attive, che però è costretta a operare in un ambiente completamente inadeguato. È questa l’unica Comunità degli Italiani che non dispone ancora di una sede vera e propria. Abbiamo assicurato tutte le risorse necessarie per costruire una sede che sarà molto funzionale, senza troppi sfarzi, ma importantissima per questa Comunità”, ha rilevato Corva.
In attesa che ciò si realizzi, tutti gli attivisti del sodalizio, sostenuti da amici e simpatizzanti, continuano il proprio lavoro con entusiasmo e tante idee sempre in fermento, per dare voce sempre più forte ai connazionali di questo piccolo ma importante borgo istriano.

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