Le mille peculiarità del Monte Maggiore racchiuse in un Museo

Finalmente aperto il Centro visitatori in zona Sella Poklon, una struttura all’avanguardia ed «eco friendly», a partire dal suo parco giochi, al ricco e istruttivo allestimento permanente

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Le mille peculiarità del Monte Maggiore racchiuse in un Museo

Un’oasi di pace e verde. Questo, e tant’altro, è il Monte Maggiore, vetta più alta della catena montuosa dei Caldiera che domina sull’Istria e sul Quarnero, come una specie di barriera tra le due regioni, che le divide ma, allo stesso tempo, unisce. Grazie al suo clima prettamente mediterraneo e nella sua parte alta, anche continentale, la vegetazione cresce rigogliosa e varia, dando così la possibilità di sviluppo a numerose specie vegetali e animali endemiche, quest’ultime spesso in via d’estinzione, le quali in quest’area trovano un perfetto habitat. Tutte queste caratteristiche, assieme a innumerevoli altre, hanno giocato a favore del “nostro Monte”, il quale nel 1999 è stato dichiarato Parco naturale, andando così ad aggiungersi alla decina di aree naturali specifiche che si estendono su tutto il territorio nazionale. Il punto forte del Monte Maggiore, fino a qualche anno fa, è stata sicuramente la torre in pietra, situata a 1.401 metri sul livello del mare (il punto più alto detto Vojak) dal quale si presta un panorama mozzafiato: da una parte ci sono il Quarnero con le sue isole, la catena del Velebit, e dall’altra la Cicceria e la verde Istria, con i suoi colli e i paesini abbarbicati sulle sommità degli stessi. Salire sul Vojak è una sfida per tutti i gitanti, che nei giorni di bel tempo, dopo una pioggia rinfrescante, possono ammirare una volta arrivati a destinazione, anche il Golfo di Trieste e le Alpi Giulie, a volte persino le imponenti Dolomiti e Venezia.

Il Monte Maggiore visto da Fiume

Le diversità del Monte

Meta preferita degli escursionisti, dei gitanti, degli amanti della ricreazione all’aria aperta, degli sportivi, professionisti e non, ma anche dei semplici camminatori, il Monte Maggiore abbonda di sentieri più o meno facili da percorrere, i quali da ambo i versanti portano in cima. Passeggiando, si entra in contatto con tutto il patrimonio geologico, ecologico, zoologico, naturale, storico, e anche folcloristico e tradizionale del Monte Maggiore e della catena dei Caldiera. Ci si imbatte ad esempio nella Campanula tommasiniana, una rara specie endemica, ma si possono avvistare anche i possenti grifoni, gli avvoltoi del cielo, per i quali in un punto del Monte Maggiore è stato allestito un “carnaio”, o ammirare i resti degli insediamenti delle antiche popolazioni illiriche, gli Histri e i Liburni, fare due chiacchiere con gli abitanti del luogo, sia dalla parte quarnerina che istriana, ascoltare la loro particolare parlata, un misto di croato, italiano e romeno arcaico, vera rarità che sta scomparendo, al punto che l’istroromeno è stato protetto come dialetto.

La struttura è stata inaugurata di recente

Un progetto a 360º

L’idea di valorizzare la ricchezza e biodiversità del Monte Maggiore nasce nel 2004, quando viene ridefinito il Piano di assetto del territorio. Viene, così, istituito l’Ente pubblico “Učka”, la cui funzione è tutelare, sviluppare e potenziare le peculiarità del Parco naturale. Il tutto rientra nel progetto Učka 360º (Monte Maggiore a 360º), finanziato dai Fondi europei, dal Fondo per la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica, dal Ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile e dai partner locali, con un importo pari a circa 50 milioni di kune. Il progetto è inoltre un esempio di buona collaborazione interregionale tra enti, istituzioni e associazioni, dal momento in cui vi partecipano pure il Comune di Chersano e l’associazione per la tutela della biodiversità BIOM, con sede a Zagabria.

La sala multifunzionale del Centro per visitatori Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nell’ambito del programma, in tutti questi anni sono stati realizzati tre Centri di volontariato (Rovozna, Podmaj e Draga di Laurana), l’Ecomuseo e il Centro d’interpretazione “I sentieri valacchi” a Susgnevizza nel Comune di Chersano e per ultimo, fiore all’occhiello, il Centro visitatori del Parco naturale del Monte Maggiore di Sella Poklon, che racchiude e racconta, in un unico posto, le innumerevoli specificità dell’area.

L’assitente Nika Krajnović, illustra il funzionamento della tavola 4D

Il Centro per visitatori

“Si tratta dell’ultimo tassello di un puzzle ormai completato, che ora, dopo la recente inaugurazione, è a disposizione di tutti gli interessati – spiega il direttore dell’Ente, Egon Vasilić –. La struttura è stata costruita sulle rovine della dismessa fattoria aviaria, che per un periodo aveva la funzione di stalla per cavalli, e che poi è stata abbandonata a sé stessa. Ci sono voluti tre anni e circa 20 milioni di kune per creare il Centro, ma ne è valsa la pena. La struttura si estende su 1.200 metri quadri ed è realizzata per lo più in legno e vetro. È un edificio intelligente, moderno, al passo con i tempi. Infatti, visto che tutti gli impianti funzionano a corrente elettrica, prodotta dai pannelli solari sul tetto, il Centro è del tutto autosostenibile e non inquina l’ambiente.

Il negozio di souvenir

L’edificio è stato progettato come uno spazio polivalente con varie sezioni ben distinte. Partiamo dal suo esterno, che offre ai visitatori un ampio parcheggio, una colonna per la ricarica delle automobili elettriche e un parco giochi. Una volta entrati, al pianterreno troviamo un punto di ristoro, una rivendita di souvenir e il Museo, mentre al primo piano ci sono gli uffici, un soggiorno e una sala multifunzionale adatta allo svolgimento di conferenze, laboratori e seminari. Tutta la palazzina è priva di barriere architettoniche e dunque accessibili anche ai disabili”.

La sezione storica

Un museo all’avanguardia

È proprio il Museo interattivo la parte che affascinerà di più i visitatori. Un’evoluzione dell’esposizione museale, un intreccio di tecnica moderna interpretativa e tattile, dove ogni visitatore viene coinvolto in ogni sua sezione. L’allestimento permanente è stato ideato per presentare le molteplici peculiarità del Monte Maggiore. Geologia, zoologia, botanica, ecologia, storia, folclore e tradizioni, vengono spiegati tramite ologrammi, proiezioni in 3D e perfino in 4D, luci al laser e altre tecniche che completano la collezione.

Il tavolo in 4D

Entrando nel Museo, abbiamo modo di percorre un sentiero ben definito, che inizia dalla geologia del Monte e dalle sue cavità carsiche, con le stalattiti e le stalagmiti stilizzate. Con l’attivazione di una manovella, il visitatore può riprodurre la loro crescita nel corso di milioni di anni. Si passa, poi, all’area dedicata ai pipistrelli dove, in una specie di grotta artificiale, è possibile osservare le loro reazioni al suono delle nostre voci. La sezione dedicata ai personaggi racconta la vita di teste coronate quali il principe ereditario Rodolfo d’Asburgo e consorte, la principessa Stefania, il cartografo Heindrich Littrow e l’alpinista e speleologo italiano Emilio Comici, il primo uomo che scalò la parete rocciosa della parte istriana del Monte Maggiore, arrampicandosi fino in vetta. Nella sala centrale del Centro, al visitatore è data la possibilità di conoscere, tramite uno schermo tattile, tutti i corsi d’acqua, la configurazione e la geologia della catena montuosa, che troviamo riprodotta sotto forma di migliaia di quadretti che, al nostro ordine, compongono la sezione richiesta. La sala comprende anche dei box interattivi con informazioni sulle tradizioni, sul folclore e sulle leggende legate alla zona, sulla vita dei pastori, sugli abitati rurali del Monte Maggiore e della Cicceria. Vi sono riprodotti i vari breviari, i libri di preghiere e persino un volumetto illustrato per gli analfabeti, all’epoca in maggioranza, con i Santi da venerare. I pannelli interattivi raccontano pure la storia delle fate, e parlano del potere miracoloso delle piante, dei suoni della montagna, dei prati e degli stagni, dei boschi. Infine il visitatore viene invitato a interagire a 360º, con le stagioni e i fenomeni atmosferici.

Il parco giochi a lato della struttura

In estrema sintesi, il Museo è la riproduzione esatta, in piccolo, del Monte Maggiore con tutti i suoi segreti. È stato ideato per illustrare in modo interessante le specificità di ogni singolo segmento.

Al servizio di tutti i visitatori

Obiettivo principale del Centro è offrire a tutti i visitatori del Monte Maggiore, che partono proprio da Sella Poklon verso altre destinazioni, una visione completa della zona, con informazioni e peculiarità che possono trovare strada facendo. In futuro, la struttura offrirà la possibilità di noleggio di mountain bike per coloro che vorranno esplorare la zona su due ruote. Sempre nell’ambito del progetto Učka 360º, è stato rimesso a nuovo il sentiero che porta alla vetta Vojak, affinché sia raggiungibile anche da persone portatrici di handicap e dai genitori con bambini in passeggino. È stato, inoltre, rifatto il manto stradale con il guardrail e vi è stata montata una barriera automatica che permetterà anche alle vetture di salire in vetta, seguendo però un particolare regime di traffico. Prossimamente verrà installato un sistema di videosorveglianza per avvistare eventuali incendi.

Un Centro intelligente

“Il trasporto pubblico verso Sella Poklon è purtroppo inesistente. Ce ne siamo resi conto quando ci siamo trasferiti qui dalla nostra base provvisoria di Liganj. L’Ente pubblico conta 14 dipendenti stabili e nel prossimo futuro avremo bisogno di allargare il personale con ranger aggiuntivi e periti nel settore museale e didattico. Pure loro, in parte, sono privi di automobile. Dunque, in accordo con gli enti turistici della Regione e una o più aziende che offrono questi servizi, dovremo organizzare una linea giornaliera fino al nostro Centro, per accontentare anche i tanti cittadini che amano trascorrere il proprio tempo libero all’aria aperta e conoscere le peculiarità del nostro Monte Maggiore”, conclude Egon Vasilić.

Egon Vasilić

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