Un listone unico che rappresenti tutti

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Un listone unico che rappresenti tutti

FIUME | Il 5 maggio in Croazia si voterà per il rinnovo dei Consigli e dei Rappresentanti delle minoranze nazionali. A poco più di un mese dalle elezioni, il Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, si è riunito per l’ultima volta. All’ordine del giorno un unico punto: come organizzare le elezioni.
Il consigliere Oskar Skerbec ha riassunto le norme di legge che regolano le candidature e tutto il procedimento elettorale. “Possono candidarsi tutti i cittadini croati residenti nell’area di appartenenza del Consiglio, nel nostro caso nella Regione litoraneo-montana, dichiarati di nazionalità italiana. Gli stessi vincoli sono validi anche per gli aventi diritto al voto. I soggetti che intendono candidarsi devono convalidare la loro candidatura con delle firme, che possono essere sia di persone giuridiche che fisiche. Se si tratta di firme di persone fisiche ci deve essere un minimo di 50 firme di sostegno per i Consigli regionali, 30 per quelli cittadini e 20 per quelli comunali. Se invece a firmare è un soggetto giuridico, basta una firma unica. Attenzione, però, perché le uniche associazioni il cui sostengo verrà ritenuto valido, sono quelle della minoranza, ossia in sostanza soltanto le Comunità degli Italiani e l’Unione Italiana”, ha affermato Skerbec.
In seguito alla sua esposizione è iniziato un dibattito sulle modalità più opportune per procedere alla formazione delle liste di candidatura. Il motivo guida è stata la volontà d’includere all’interno del prossimo Consiglio regionale un numero maggiore di non fiumani, ossia di cittadini che possano rappresentare anche altre realtà quarnerine. Questa necessità nasce dal fatto che dei 25 membri dell’attuale Consiglio 24 di essi sono soci della CI di Fiume, con la CI di Abbazia che ha un solo consigliere, mentre tutte le altre Comunità ne sono prive. L’attuale Legge elettorale, però, non permette di modificare questa situazione se non con il voto. Pertanto si è ritenuto che il modo più opportuno per garantire la rappresentanza territoriale sia quello di formare una lista unica di candidati, nella quale alle Comunità di Abbazia, Laurana, Cherso, Lussinpiccolo, Draga di Moschiena e Veglia verrà proposto di candidare una o due persone, per un totale massimo di 12 candidati. I rimanenti 13 posti saranno a disposizione della Comunità degli Italiani di Fiume. Infine la presidente del Consiglio regionale della CNI, Ingrid Sever, ha preparato una nota nella quale si auspica la collaborazione delle Comunità del territorio litoraneo-montano affinché si proceda nella formazione di una lista unica di candidati, che dovrebbe venire supportata da tutte e sette le CI.

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