Croazia-Italia. Autentica collaborazione anche nell’agricoltura (foto e video)

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Croazia-Italia. Autentica collaborazione anche nell’agricoltura (foto e video)

L’Italia e la Croazia sono unite da solidi legami e una florida partnership in molteplici settori. La collaborazione tra i due Paesi ha raggiunto livelli invidiabili anche nel campo dell’agricoltura. L’industria del Belpaese è leader a livello mondiale per quanto concerne l’esportazione di macchinari agricoli. Nei primi sette mesi dell’anno l’Italia è ridiventata il primo partner commerciale della Croazia ed è anche il primo fornitore di macchinari per la lavorazione degli alimentari, con una quota di mercato pari al 23,4 p.c. L’anno scorso il valore delle esportazioni italiane (verso la Croazia) in questa importante nicchia di mercato è aumentato del 26 p.c. Anche nei primi sette mesi del 2022 il settore AgriFood-Tech italiano ha mantenuto saldamente la vetta della classifica dei principali fornitori del mercato croato, con una quota globale del 19,2 p.c.
Allo scopo d’incentivare ulteriormente la sinergia che lega i due Paesi in questo segmento economico, contraddistinto da un potenziale ancora in larga misura inespresso, alla Fiera di Zagabria, nell’ambito della seconda edizione dell’Esposizione internazionale dell’agricoltura, dei macchinari e delle attrezzature per l’agricoltura (CROAGRO), è stato allestito il Punto Italia e si è svolto il Seminario/workshop intitolato “Tecnologie innovative per l’agricoltura e l’industria alimentare: opportunità e sfide”. A inaugurare l’incontro, organizzato dall’Ufficio zagabrese dell’Agenzia ICE (Istituto per il commercio estero) nel centro congressi della Fiera di Zagabria, è intervenuto l’Ambasciatore d’Italia in Croazia, Pierfrancesco Sacco. Prima di lui a porgere il benvenuto ai partecipanti è stata la direttrice dell’Ufficio zagabrese dell’Agenzia ICE, Sandra Di Carlo (dirige anche l’Ufficio di Sarajevo, tanto che all’appuntamento zagabrese oggi, giovedì 1 dicembre, ha partecipato pure una nutrita delegazione di operatori del settore giunti dalla Bosnia ed Erzegovina), rilevando che l’obiettivo del seminario consiste nel presentare agli agricoltori croati e bosniaci le tecnologie innovative, il know how e in generale quanto di meglio l’Italia è in grado d’offrire in questo campo. “Ma anche presentare alle aziende italiane, alle associazioni di categoria e agli enti di ricerca lo stato dell’arte in Croazia, quali sono le necessità della sua agricoltura”, ha dichiarato Sandra Di Carlo. L’Ambasciatore Sacco ha rilevato che l’agricoltura e la produzione alimentare sono settori cruciali. “Sono convinto che tra Italia e Croazia esista un potenziale straordinario ancora da sfruttare in termini di coinvolgimento in diversi settori delle nostre società ed economie, mettendoli insieme e facendoli cooperare nell’interesse reciproco”, ha osservato l’Ambasciatore. “La molla del meccanismo della crescita è chiarissimo agli imprenditori. Non c’è operatore economico – ha proseguito – che pensi d’incontrare un altro operatore economico ambendo a fare soltanto il proprio interesse. Sarebbe sciocco. Questo principio deve valere ancor di più tra Sistema Italia e Sistema Croazia, in particolare in settori fondamentale come l’agricoltura, l’agroalimentare e la nutrizione in generale”.

No al sistema a semaforo

L’Ambasciatore ha parlato pure degli sforzi profusi dall’Italia per evitare che a livello europeo s’imponga il cosiddetto sistema d’etichettatura alimentare a semaforo. Una formula, questa, che rischia di penalizzare le eccellenze alimentari espressione della dieta mediterranea. Proprio per questo motivo Sacco ha espresso l’auspicio che la Croazia si ponga a fianco dell’Italia anche in quest’occasione. “State attenti”, ha detto Sacco, richiamandosi al rischio che l’etichettatura a semaforo bolli con il rosso anche prodotti quali il Formaggio di Pago. Ha parlato pure delle opportunità che l’agricoltura offre ai giovani. Ha notato che quando i ragazzi della sua generazione sceglievano quale Facoltà frequentare nessuno prendeva in considerazione quella di agraria, mentre ora il trend è completamente cambiato e sono sempre più numerosi i giovani che intraprendono questa strada e scelgono di prendere in mano le aziende agricole di famiglia. A prova che oggi questo settore è diventato un volano per l’economia giovanile e un potenziale, formidabile meccanismo di rilancio, magari in tandem con il turismo, delle aree meno sviluppate.

Tecnologie da condividere

A rivolgere un indirizzo di saluto ai presenti è stata pure Martina Ciglević, consigliere aggiunto per l’economia del Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanović. Nel ribadire l’importanza della partnership economica tra i due Paesi ha sottolineato che anche la Croazia ha competenze e tecnologie che è pronta a condividere, nel comune interesse, con i partner italiani, specialmente nella sfera dell’agricoltura 4.0 dove le aziende IT nazionali hanno ottenuto risultati importanti. “Anche l’agricoltura biologica è un settore nel quale è auspicabile intensificare la collaborazione nel comune interesse”, ha affermato.
Nel prosieguo dell’incontro ai presenti si è rivolta la responsabile del Servizio per lo sviluppo della competitività dell’agricoltura e della silvicoltura, in seno al Ministero dell’Agricoltura, Lana Bačura. Ha presentato lo stato dell’arte, i piani di sviluppo, i progetti, le opportunità di finanziamento e di collaborazione tra gli addetti al settore dei due Paesi.
A seguire la tavola rotonda intitolata Smart Farming e Agricoltura di precisione, tecnologie e macchinari innovativi per l’agricoltura. Al panel, moderato dal giornalista Miroslav Kuskunović, hanno partecipato nella veste di relatori Paolo Menesatti (CREA – Consiglio per le ricerche in agricoltura), Drago Gazić (Camera croato per l’agricoltura), Alessio Bolognesi (Federunacoma), Miljenko Šimprega (Comunità croata degli innovatori) e in video collegamento Chiara Corbo (Osservatorio Smart Agrifood – Politecnico di Milano).
Al Punto Italia, allestito al padiglione 9 della Fiera di Zagabria, a presentare i rispettivi prodotti e servizi sono l’Alcos di Parma, la Carrarospray by OCLL di Villanova di Camposampiero, l’IMeG S.a.s di Frisa, la Nabu di Torino, l’Ortiflor Group di Curtarolo, la Roj di Biella, Veronafiere e la Zanasi di Sassuolo. La fiera inaugurata ieri chiuderà i battenti il 4 dicembre.

Video: Roni Brmalj

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