LUBIANA| Sono attesi nei prossimi giorni i risultati autoptici sul corpo ritrovato martedì nel fiume Ljubljanica, che attraversa Lubiana. La polizia, appoggiata da Vigili del fuoco, sommozzatori, barcaioli e pescatori, ha scandagliato il fondale, rinvenendo un cadavere che potrebbe essere rimasto nell’acqua da molti mesi. La forte corrente e la scarsa visibilità del fiume avevano impedito finora operazioni su vasta scala, sebbene gli inquirenti sospettassero che celasse i resti di persone scomparse di recente. Gli inquirenti, in base agli indizi raccolti, cercavano soprattutto lo studente italiano Davide Maran, scomparso il 25 marzo scorso e che alcune telecamere di sorveglianza avrebbero inquadrato, ma poco nitidamente, passeggiare e poi apparentemente scomparire nei pressi del fiume. Immediate ricerche non avevano dato risultati e il giovane scomparso era poi stato segnalato, ma senza riscontri effettivi, in varie località slovene e italiane. Maran, che stava seguendo un corso di specializzazione ed eseguendo ricerche in campo botanico, era destinato, come giovane ricercatore, all’Università del Litorale e precisamente al campus della Facoltà di scienze naturali di Isola, ma le sue tracce si erano perse pochi giorni prima del trasferimento in Istria.
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