«Restituiamo l’Europa ai cittadini»

0
«Restituiamo l’Europa ai cittadini»

Barriera umana (Živi zid) presenta il programma per le elezioni europee, alla presenza dei partner di coalizione tra cui spicca il Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio a Zagabria: «Siamo l’alternativa»

ZAGABRIA | Il programma elettorale di Barriera umana (Živi zid) per le elezioni europee in calendario a maggio si basa su un manifesto condiviso con altri quattro movimenti politici europei. I partner del partito presieduto da Ivan Vilibor Sinčić sono il Movimento 5 Stelle, il polacco Kukiz’15, il greco Akkel (Partito dell’agricoltura e dell’allevamento) e il finlandese Liike Nyt (Movimento adesso). Il manifesto che si basa su 10 punti (trasparenza, promozione della democrazia diretta, riforma delle istituzioni europee…) è stato presentato ieri a Zagabria da Vilibor Sinčić. Alla convention di Barriera umana hanno preso parte anche i rappresentanti di M5S, Kukiz’15 e Akkel. La delegazione italiana era guidata dal leader pentastellato, Luigi Di Maio (vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche sociali) e da Fabio Massimo Castaldo (vicepresidente del Parlamento europeo). Ai sostenitori di Barriera umana si sono rivolti anche il polacco Pawel Kukiz e l’ellenico Evangelos Tsiobanidis. Work in progress Sinčić ha rilevato che il manifesto è un work in progress. “Si tratta di una base sulla quale poggeranno le politiche europee che intendiamo portare avanti nell’intento di rimettere le persone al primo posto. Questa piattaforma continuerà a crescere con l’apporto delle altre forze politiche che aderiranno al nostro progetto”, ha puntualizzato Sinčić. “Barriera umana è nata con lo scopo di lottare contro il debito che assilla i cittadini. Vi siete mai chiesti come riuscì la Repubblica di Ragusa a raggiungere il benessere? Ragusa era ricca perché libera o libera poiché ricca? Io sono convinto che fosse ricca grazie alla libertà che vigeva al suo interno”, ha affermato Sinčić, annunciando di volersi battere affinché in seno all’Unione europea cessi “la dittatura dei burocrati al servizio delle banche e delle corporazioni”. A tale proposito ha parlato del modo nel quale, dal suo punto di vista, Bruxelles ha imposto alla Croazia il rigassificatore di Veglia, nonostante la contrarietà della comunità locale, e del modo nel quale ha contribuito alla crisi della cantieristica navale. «Impresa impossibile? Anche l’M5S…» Luigi di Maio ha spiegato che l’intento dell’M5S consiste nel dare vita a Bruxelles a un nuovo Gruppo parlamentare. “Le elezioni europee non si vincono ottenendo una determinata percentuale di voti in ogni singolo Paese dell’Unione, bensì raccogliendo un numero di seggi sufficiente a impedire ai Popolari (PPE) e ai Socialisti (PSE) di conquistare la maggioranza assoluta a Bruxelles2, ha spiegato Di Maio. “I nostri avversari – ha proseguito – sostengono che si tratti di un’impresa impossibile. Ma 10 anni fa affermavano anche che l’M5S non sarebbe mai riuscito a governare”. Il leader dei pentastellati ha chiarito che il nuovo schieramento sarà un’alternativa sia alla destra sia alla sinistra. “Non vogliamo condurre una politica di destra o di sinistra, ma proporre soluzioni nell’interesse dei cittadini europei”, ha dichiarato Di Maio, il quale ha annunciato l’intenzione dell’M5S e dei suoi partner di battersi a Bruxelles affinché sia fissato uno stipendio minimo uguale in tutti i Paesi membri dell’UE. “Il lavoro deve garantire dignità. Ai lavoratori devono essere sanciti dei diritti, in caso contrario non possiamo parlare di lavoratori, ma di persone sfruttate. Basta con i paradisi fiscali e il dumping salariale”, ha tuonato Di Maio, attribuendo a queste piaghe la colpa del fatto che molte persone di talento, sia in Italia sia in Croazia, sono costrette a emigrare all’estero.

Il vicepremier Di Maio incontra gli imprenditori italiani

Nel corso del suo soggiorno nella capitale croata, il vicepremier Luigi Di Maio ha fatto visita anche alla residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Adriano Chiodi Cianfarani, dove ha incontrato i rappresentanti dell’Associazione degli imprenditori in Croazia (AIIC). Nel corso del colloquio si è parlato del clima imprenditoriale nel Paese e della massiccia presenza di società e investimenti italiani sul territorio croato. Nel corso dell’incontro hanno discusso anche della trasformazione dell’AIIC in Camera di commercio italo-croata.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display