Pronto a partire l’iter per l’avvento dell’euro in Croazia

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Pronto a partire l’iter per l’avvento dell’euro in Croazia

ZAGABRIA | La Croazia è pronta ad avviare il procedimento per l’introduzione dell’euro. Ad annunciarlo è stato il primo ministro Andrej Plenković durante la riunione dell’Esecutivo di ieri. “Abbiamo raggiunto un livello relativamente alto di convergenza reale, riuscendo a mantenere una bassa inflazione e un tasso di cambio stabile per oltre due decenni, abbiamo ottimi risultati nel campo del risanamento fiscale e del bilancio”, ha spiegato il premier all’inizio della riunione, durante la quale è stata discussa e approvata la Strategia per l’introduzione dell’euro come moneta ufficiale in Croazia.

D’obbligo ridurre il debito pubblico

Rimane ancora, come sottolineato da Plenković, da centrare il criterio relativo alla diminuzione del debito pubblico. Alla fine dello scorso anno, la quota del debito pubblico nell’ambito del Prodotto interno lordo (PIL) è scesa al 78 p.c. Secondo il premier, dovrebbe scendere al p.c. 65 entro il 2021. “I dati ci dicono che il governo sta portando avanti una politica economica di grande responsabilità”, ha sottolineato. Ha osservato che la Strategia delineata dal governo analizza a fondo i benefici e i costi economici dell’introduzione della moneta unica comunitaria, e definisce attività politiche da intraprendere nel prossimo periodo. “È importante per l’opinione pubblica che l’analisi affermi chiaramente che noi come Stato avremo benefici sostanziali e duraturi dall’introduzione dell’euro, mentre i costi saranno per lo più bassi”, ha rassicurato Plenković, evidenziando che con l’introduzione della moneta comunitaria si andranno a ridurre i rischi per la stabilità finanziaria e macroeconomica, nonché quelli legati ai tassi di interesse.

Sensibilizzare l’opinione pubblica

“Tutto ciò dovrebbe contribuire a una crescita economica più rapida e favorire l’aumento degli investimenti, nonché rafforzare le capacità del sistema finanziario ed economico di difendersi da eventuali minacce e instabilità”, ha affermato il premier, invitando i ministri ad adoperarsi di più per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema. Verrà costituita una commissione apposita denominata Consiglio nazionale per l’introduzione dell’euro che si occuperà di attuare il documento approvato dal governo.

Costi e benefici

La Strategia analizza i benefici e i costi economici dell’introduzione dell’euro e illustra le attività necessarie per introdurre l’euro come valuta ufficiale in Croazia. Inoltre, vengono descritti gli strumenti di politica economica che la Croazia dovrà avere a disposizione dopo l’introduzione dell’euro. Nel presentarla la vicepresidente del governo e ministro dell’Economia Martina Dalić ha sottolineato che Zagabria soddisfa tutti i criteri nominali per l’introduzione della moneta comunitaria.

Da cinque a sette anni

Ha anche sottolineato che non è stata ancora stabilita una data concreta per l’adesione all’Eurozona, ma si prevede che il passaggio verrà realizzato nel medio termine, in un periodo che andrà dai cinque ai sette anni. Il primo passo da compiere per l’introduzione dell’euro sarà quello di aderire al meccanismo di cambio europeo. Sebbene il cambio in Croazia sia già da anni stabile da un punto di vista formale, per il soddisfacimento delle condizioni di stabilità è necessario almeno due anni essere presenti nel meccanismo del tasso di cambio europeo.

Parità centrale

“La Croazia deve fissare la parità centrale in base alla quale il cambio della kuna sarà legato all’euro”, ha affermato Martina Dalić. Parlando dei benefici e dei costi dell’introduzione dell’euro, il più grande vantaggio è dati dalla riduzione del rischio di cambio, mentre il più grande svantaggio menzionato dalla vicepremier riguarda la perdita dell’indipendenza nella conduzione della politica monetaria.

Barriera Umana contraria

L’annuncio del governo relativo all’euro è stato accolto con una salva di critiche in particolare dagli inguaribili euroscettici di Barriera Umana, il cui leader Ivan Vilibor Sinčić ha sostenuto che il premier Andrej Plenković intende avviare il processo di adesione alla moneta unica soltanto per avere le carte in regola per potersi candidare alla carica di presidente della Commissione europea.
Secondo Ivan Vilibor Sinčić l’introduzione dell’euro avrebbe una serie di conseguenze economiche negative per il Paese. Per tale motivo Barriera Umana è per il mantenimento della kuna, anche quale simbolo della sovranità nazionale.

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