Morto Pierpaolo Ferrante Project Manager di ESOF

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Morto Pierpaolo Ferrante Project Manager di ESOF

TRIESTE C’è incredulità e dolore per la morte di Pierpaolo Ferrante, manager di fama, stroncato da un infarto a 63 anni mentre Trieste, la Regione, l’Italia attendeva i risultati del progetto ESOF 2020, Trieste Città della Scienza di cui è stato uno dei maggiori promotori insieme al presidente, prof. Stefano Fantoni. Solo qualche mese fa aveva concesso un’intervista al nostro giornale in cui aveva anticipato la sua idea di ESOF che schiude grandi opportunità per tutto il territorio e della collaborazione che avrebbe voluto avviare con tutto il territorio istriano e quarnerino in vista del grande evento.

Immediata la testimonianza commossa del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza che dichiara: “Non solo è stato, ma è un grande protagonista del cambiamento di Trieste. Molti importanti quartieri della città, infatti, portano la sua firma e grazie alla sua visione molte altre realtà, tra cui il Centro Congressi in Porto Vecchio, prenderanno forma dai suoi progetti. A Pierpaolo mi legano tanti bei momenti personali e professionali a partire dalla candidatura di Trieste all’Expo di cui ricordo il grande entusiasmo e la totale dedizione con cui ha affrontato quella bellissima sfida. Anche questa bella avventura di ESOF che Trieste sta vivendo è in gran parte merito di Pierpaolo che, insieme al prof. Stefano Fantoni, ha costruito una candidatura vincente. Mi stringo in un forte abbraccio alla famiglia di Pierpaolo Ferrante per questa improvvisa perdita. Sono certo che la città saprà ringraziare uno dei suoi cittadini migliori”.
Si parlerà di lui all’arrivo dei più di 4.000 ricercatori, politici e imprenditori dei Paesi europei. Il tema scelto per l’edizione triestina, che a lui piaceva moltissimo, sarà “Freedom for science, science for freedom”.
Come ha fatto Trieste a vincere, questa la domanda che gli avevamo posto? Ci hanno creduto in tanti nella corsa a questa specie di “miracolo” che si sta per realizzare. Ci ha creduto la città della scienza con il presidente della Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze (FIT), Stefano Fantoni, il sindaco Roberto Dipiazza, l’allora presidente dell’FVG, Debora Serracchiani, il rettore Maurizio Fermeglia, il presidente del Porto, Zeno D’Agostino e il Project Manager Pierpaolo Ferrante, che avevamo incontrato nel suo ufficio nel cuore antico di Trieste.
“Trieste è la destinazione perfetta – aveva dichiarato –, per la nostra vicenda storica, prima al centro dell’Impero ora al centro dell’est-Europa, in grado di coinvolgere Paesi di un’ampia area danubiana. Ricchi di intrecci ed opportunità, arte e cultura. Era arrivato il nostro momento. L’Italia è stata al nostro fianco premiando una candidatura autorevole, molto ben strutturata, in un luogo raggiungibile in modo ugualmente agevole da tutta Europa. Ma è soprattutto un riconoscimento al nostro sistema della ricerca sul quale il governo intende continuare ad investire: ricerca e università sono un’importante leva per lo sviluppo generale e Trieste è città simbolo del progresso scientifico europeo. Per la sua posizione geografica, Trieste è da sempre punto di contatto e di interscambio tra mondi e popoli diversi. Una caratteristica che la rende naturalmente predisposta a parlare uno dei linguaggi universali per eccellenza, quello della scienza, e che la renderà perfettamente all’altezza del difficile incarico che ha chiesto e ottenuto”. (rtg)

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