La Giunta UI vuole crescere

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La Giunta UI vuole crescere

L’Unione Italiana allarga il proprio “governo”, ridisegnando i dicasteri e le rispettive competenze. C’è la volontà di riscrivere gli articoli 41 (che porta a un massimo di sette il numero dei membri della Giunta esecutiva), 42 (che definisce i settori d’attività) e 43 (che stabilisce funzioni e incarichi) dello Statuto dell’UI? Questa, almeno, la proposta della nuova Giunta esecutiva.

Serve la maggioranza assoluta

Oggi sapremo se avrà il sostegno della base. L’Assemblea UI si riunisce stasera (ore 17.30) nella sede della Comunità degli Italiani “Giovanni Palma” di Torre. In esame, il set di modifiche statutarie che riguardano l’Esecutivo dell’Unione Italiana, anticipato già in fase di campagna elettorale e formalizzato nel corso della prima seduta dell’organismo, lo scorso 30 agosto. E alla sessione costitutiva del “parlamentino”, quella che ha confermato la sua squadra e le linee programmatiche del mandato 2018 – 2022, il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva, aveva anticipato le sue intenzioni, chiamando a partecipare ai lavori anche le potenziali, future “giuntine”. Ora, dopo il disco verde da parte del Comitato per lo Statuto e il Regolamento, la parola passa ai consiglieri. Per varare gli emendamenti, è necessaria la maggioranza assoluta dei voti.

Una chiave diversa

 Dunque, l’intenzione è portare a sette i membri della GE – rispetto agli attuali cinque (composizione che ha funzionato con Maurizio Tremul per due mandati) – e al contempo ripartire i settori con una diversa chiave. Attualmente i settori sono: Educazione ed istruzione; Informazione ed editoria; Teatro, arte e spettacolo; Cultura; Università e ricerca scientifica; Economia; Affari giuridico-amministrativi, rapporti con le CAN, con i Consigli pe la minoranza italiana ed i rappresentanti politici della CNI; Organizzazione, sviluppo e quadri; Finanze e bilancio; Attività sociali, religiose e sanitarie; Attività sportive, Coordinamento e rapporti con le CI; Attività giovanili; Attività per la Terza età. La proposta della Giunta esecutiva è invece di suddividere i dicasteri nel seguente modo: Comunità degli Italiani; Istituzioni prescolari, scolastiche ed universitarie; Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera; Attività giovanili, Arte e Cultura, Imprenditoria e Comunicazione; Affari giuridico amministrativi.

A Corva la delega per le CI

Il presidente della Giunta Marin Corva manterrà la delega per quanto riguarda le Comunità degli Italiani; il vicepresidente dell’Esecutivo Marko Gregorič si occuperà delle Istituzioni della CNI e di collaborazione transfrontaliera; Iva Bradaschia Kožul gestirà le Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie; Marina Paoletić si occuperò di Cultura ed Arte; Martina Benolić di Affari giuridico-amministrativi e le “new entry” Ana Čuić Tanković e Debora Moscarda rispettivamente di Imprenditoria – Comunicazione e Attività giovanili.

Informazione ed editoria

Scompare il riferimento all’informazione e all’editoria, presente praticamente fin dalla nascita della stessa Unione Italiana. “Abbiamo deciso di abolire questo settore e incorporarlo in quello riservato a Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera perché negli ultimi anni aveva operato meno di quanto ci si aspettava – spiega il presidente della Giunta esecutiva Marin Corva –. Ora, sotto uno stesso tetto sono confluite istituzioni considerate vitali per la Comunità nazionale italiana e le uniche di cui l’Unione Italiana è il fondatore, vale a dire la Casa editrice Edit di Fiume e il Centro di ricerche storiche di Rovigno.

Una migliore concertazione

Ma entreranno a far parte di questo settore pure il Dramma Italiano e altre istituzioni come ad esempio il Centro studi di musica classica ‘Luigi Dallapicolla’, l’Associazione imprenditoriale della nazionalità italiana, il Centro ‘Carlo Combi’…”.
In questo modo, affidando queste realtà a un unico titolare si potrà avere una maggiore concertazione e un’attenzione “di livello più alto, come è giusto che sia”, è la logica della scelta fatta dal nuovo Esecutivo.

Le sfide della quotidianità

Sta di fatto che le istituzioni della CNI hanno bisogno di vicinanza e di essere seguite con interesse di fronte anche alle innumerevoli sfide della quotidianità. Ne è una prova la riduzione dei fondi pubblici per la stampa e l’editoria annunciata nella manovra finanziaria del governo italiano, con la prospettiva che questi mezzi – di cui beneficiano pure le testate della Casa editrice Edit – vengano aboliti o perlomeno ridotti gradualmente fino alla loro completa cancellazione.

Primo assestamento

Tra gli altri punti in discussione, il primo assestamento al Programma di lavoro e Piano finanziario dell’UI per il 2018, il programma di lavoro dell’Assemblea dell’UI per il 2019 e il Codice etico degli organi rappresentativi dell’associazione (di cui si era parlato già nel precedente mandato, una specie di “galateo” per tutti gli iscritti dell’Unione Italiana).

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