CAPODISTRIA | È stata una domenica elettorale tranquilla quella vissuta dalla Slovenia in occasione delle elezioni amministrative di ieri. I 3.200 seggi allestiti in 212 comuni hanno aperto i battenti regolarmente alle 7, accogliendo sin dalle prime ore un buon numero di aventi diritto al voto, che complessivamente erano circa un milione e 700mila. In ballo la nomina dei nuovi sindaci, il rinnovo dei Consigli municipali e dei seggi specifici per la CNI, i Consigli delle CAN comunali e i rappresentanti dei connazionali nelle Comunità locali. Ieri sino alle ore 16 aveva votato il 36,81% degli aventi diritto, con una media un po’ superiore rispetto alla precedente consultazione elettorale. Quattro anni fa alla stessa ora aveva votato il 32,12 p,c. degli elettori, mentre alla fine l’affluenza si era attestata a quota 45 per cento. A Lubiana l’affluenza alle urne è stata ieri, sempre entro le ore 16, del 29,86 per cento, mentre a Kranj si è fermata al 29,01 p.c. A Nova Gorica, invece, è stato toccato il 36 per cento, a Maribor e Novo Mesto il 35 per cento, a Velenje il 32 p.c. e a Celje il 31 per cento.

Regione costiera

La regione costiera è rimasta nella media nazionale, con il maggior interesse per l’esito delle urne ad Ancarano (44%) e il più contenuto, il 31%, invece a Isola. Dai seggi non sono state fatte presenti irregolarità, salvo qualche malumore per la carente conoscenze della lingua italiana tra le commissioni elettorali. Formulari e istruzioni per il voto erano rigorosamente bilingui. 

Violazioni del silenzio elettorale

Non sono mancate le segnalazioni per presunte violazioni del silenzio elettorale. Sino a ieri pomeriggio l’apposito ufficio della Polizia aveva raccolto un centinaio di ricorsi. Dopo le verifiche gli ispettori hanno ritenuto ammissibile una trentina di quelli pervenuti e, quindi, posti al centro di analisi delle forze dell’ordine. Poco dopo le 19, chiusi i seggi, le urne sono state aperte nelle sedi dei Consigli elettorali e si è proceduto allo spoglio delle schede.

Un solo candidato in 36 Comuni

Da rilevare che i sindaci di 36 Comuni erano noti già prima dell’inizio delle operazioni di voto, in quanto gli elettori erano chiamati in queste autonomie locali a votare per un solo candidato: Di questi 36 primi cittadini, ben 35 erano sindaci uscenti, mentre solamente nel Comune di Jezersko c’era un nuovo candidato. In 60 Comuni i candidati in lizza erano soltanto due. 

Al ballottaggio il 2 dicembre

Nel caso in cui in qualche autonomia locale nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta delle preferenze già al primo turno, si andrà al ballottaggio il 2 dicembre prossimo. Per quanto concerne le Assemblee comunali vige invece il sistema proporzionale. Le elezioni amministrative assumono un rilievo politico e sono un test per i partiti a livello nazionale soprattutto nei centri maggiori. A Lubiana, una città che finora si è dimostrata più propensa a sostenere i candidati di centrosinistra, ieri il sindaco uscente Zoran Janković si è battuto per il suo quarto mandato contro l’esponente dell’SDS, ovvero del centrodestra, Anže Logar.
Il premier Marjan Šarec, ex primo cittadino di Kamnik, ha rilevato l’importanza delle elezioni amministrative quale test per i sindaci, che possono grazie al responso delle urne, capire quale sia il giudizio dell’elettorato sul lavoro svolto.
A tarda serata era in corso ancora lo scrutinio dei voti. I risultati delle amministrative nella nostra edizione di domani.