L’interpretazione giuridica e l’arte della convergenza

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L’interpretazione giuridica e l’arte della convergenza

Interpretazione delle norme giuridiche internazionali ed europee nel diritto italiano: questo il tema scelto dal prof. Pasquale Pistone, esperto di diritto tributario di fama europea e mondiale, che oltre a insegnare all’Università degli Studi di Salerno, è titolare di una cattedra Jean Monnet a Vienna e opera all’International Bureau of Fiscal Documentation (IBFD) ad Amsterdam e che di recente ha pubblicato per Giappichelli (Torino) il volume Diritto tributario internazionale. Una lezione che ha consentito di comprendere meglio la distinzione tra diritto internazionale e diritto sovranazionale, i loro rapporti con il diritto italiano di fonte interna, le tecniche che consentono la comprensione del testo e del contesto normativo. Ma soprattutto che ha illustrato le tecniche d’interpretazione delle convenzioni nel contesto normativo attraverso una serie di esempi pratici tratti dalla Convenzione fiscale tra Croazia e Italia firmata a Roma il 29 ottobre 1999. Un testo scelto sia perché rientra nella materia di specifico interesse del prof. Pistone sia perché trattandosi di un documento redatto in tre lingue consente di illustrare praticamente le sfide derivanti dall’interpretazione. “La Convenzione in parola è stata firmata in tre testi nelle lingue croata, italiana e inglese. Tutti fanno fede, ma va tenuto conto che in caso di dubbi interpretativi o applicativi prevale la lingua inglese”, ha precisato il professore, che ha tenuto a sottolineare che la sua presenza a Fiume rientra in una più larga collaborazione scientifica con la prof. Nataša Žunić Kovačević “a dimostrazione dell’importanza della collaborazione tra Italia e Croazia per il bene dell’Europa”. “Questa di oggi è un’esperienza culturale nell’ambito di un progetto nel quale m’identifico. Mi sento a casa in questa terra dove parlo di diritto in italiano. Non capita spesso fuori dall’Italia e apprendo con piacere che a seguire la lezione ci sono anche studenti di italianistica. L’utilizzo della lingua italiana come esperienza giuridica è importante. La nostra tradizione culturale è molto forte e non dobbiamo perdere le sue particolarità”, ha detto.

Esempi pratici

Una puntualizzazione alla quale sono seguiti alcuni esempi pratici tratti dal testo di quello che ufficialmente è l’Accordo tra il governo della Repubblica Italiana e il governo della Repubblica di Croazia per evitare le doppie imposizioni per evitare imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali. Il primo ha riguardato proprio quest’ultimo termine tecnico che si distingue da uno “vicino, ma dal significato diverso” che non compare né nel titolo del documento né nell’articolo che regola lo scambio di informazioni tra le autorità competenti, bensì nell’art. 26 paragrafo 6: l’elusione fiscale. Nel primo caso, quello dell’evasione fiscale, si è così visto che i termini italiano e croato utilizzati nei rispettivi testi della Convenzioni sono corrispondenti e quindi “il ricorso al testo in inglese risulta superfluo”, mentre per quanto riguarda l’elusione la corrispondenza tra italiano e croato non c’è e quindi “risulta necessario consultare il documento in inglese onde superare le divergenze”.

Favorire la convergenza

L’obiettivo ultimo dell’attività interpretativa è infatti quello di addivenire a una convergenza a tutto vantaggio della conoscenza e dell’estrazione del contenuto della norma e della sua applicazione. Attività quest’ultima che, ha spiegato Pistone, impone “come condizione necessaria la piena comprensione del significato del termine”. E non sempre si tratta di una cosa scontata. Ad esempio, le convenzioni internazionali in materia fiscale non definiscono tutti i termini utilizzati, bensì ammettono il rinvio al diritto interno. Giocano qui un ruolo importante i modelli di convenzione (i più utilizzati sono quelli dell’ONU e dell’OCSE, usati come base negoziale anche per la Convenzione fiscale tra Croazia e Italia), i loro commenti, ma anche il contesto del documento, la prassi amministrativa o giudiziale… Tenendo sempre a mente che per quanto riguarda il diritto sovranazionale è sempre possibile procedere con la ricostruzione semantica attraverso l’intervento dell’interprete unico del diritto dell’Unione: la Corte di Giustizia dell’UE. Una realtà che con la sua attività assicura la prevenzione da interpretazioni divergenti e che con le sue sentenze contribuisce a superare le diverse sfumature che derivano dagli ordinamenti nazionali a tutto vantaggio della certezza del diritto.

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