In arrivo sgravi fiscali sugli stipendi Ma resta la nota dolente della Sanità

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In arrivo sgravi fiscali sugli stipendi Ma resta la nota dolente della Sanità

ZAGABRIA A Zagabria il governo si accinge a varare la riforma fiscale con l’obiettivo di ridare slancio all’economia e se possibile di aumentare gli stipendi. Ieri il premier Andrej Plenković e i suoi ministri hanno passato al setaccio le misure proposte assieme ai partner della coalizione di governo, tra cui figurano anche i deputati delle minoranze nazionali. Dopo aver rinunciato all’idea di ridurre l’aliquota massima dell’imposta sul valore aggiunto, che resta ferma al 25 per cento, l’accento è stato posto sugli sgravi fiscali, che dovrebbero permettere un determinato aumento degli stipendi, soprattutto di quelli più alti, anche per evitare l’esodo dal Paese di profili professionali preziosi, come medici e ingegneri. Dovrebbe essere ridotta inoltre l’aliquota IVA sui generi alimentari di prima necessità.

Un altro degli obiettivi della riforma è quello di venire incontro agli imprenditori riducendo il costo del lavoro, ovvero i contributi. Rimane però in particolare il nodo della sanità, che versa in condizioni finanziarie disastrose. Per tappare le falle si pensa a un aumento dei contributi sanitari, ma anche a tasse più elevate su sigarette e alcolici: in quest’ultimo caso l’obiettivo è duplice: incamerare più soldi nell’erario, ma soprattutto scoraggiare abitudini malsane, che portano all’aumento dei costi del sistema sanitario.
In attesa di porre oggi sul tavolo dell’Esecutivo i provvedimenti in cantiere, come rilevato, il premier Andrej Planković insieme al titolare del dicastero delle Finanze Zdravko Marić e ad altri ministri, ha radunato ai Banski Dvori i partner della coalizione per presentare loro in anteprima la terza fase della riforma fiscale. Marić prima di entrare nel palazzo del governo, ha puntualizzato: “Sarebbe bello e facile essere in grado di prendersi cura solamente delle tasse e dei contributi; tuttavia, nelle nostre circostanze, siamo ben consapevoli dei problemi che il sistema sanitario deve affrontare”. “Se vogliamo aumentare gli stipendi, c’è bisogno di una sinergia tra l’amministrazione e il settore imprenditoriale, perché i datori di lavoro devono essere consapevoli del fatto che devono creare uno strumento efficiente per trattenere la forza lavoro”, ha invece dichiarato il ministro dell’Economia Darko Horvat.

Una sessione fiume
L’incontro ai Banski dvori è durato ieri diverse ore. A pomeriggio inoltrato sono iniziati ad uscire i primi partecipanti che si sono detti soddisfatti di quanto sentito da Zdravko Marić. Il ministro dell’Amministrazione, Lovro Kuščević, ha dichiarato che ai partner delle coalizione è stata presentata la bozza della riforma, sottolineando che tutti si sono detti concordi con le misure proposte. Vrdoljak ha parlato di dialogo costruttivo. “Siamo tutti d’accordo sul fatto che quante più persone devono essere abbracciate dalla riforma. Sono soddisfatto di quanto sentito; prenderanno ora il via il dibattito pubblico e i negoziati nell’ambito del Consiglio economico e sociale. C’è ancora tempo per proporre una serie di modifiche che possano contribuire a rendere definitiva la proposta che invieremo in procedura parlamentare”, ha commentato il leader dell’HNS, rilevando che i Popolari da anni spingono per diminuire le imposte sugli stipendi.
Un duplice effetto positivo
“Si tratta di una riforma volta a facilitare le agevolazioni fiscali per le imprese e per i cittadini, che dovrebbero, da un lato, stimolare i consumi, e dall’altro consentire che i salari possano crescere”, ha rilevato il leader dell’SDSS Milorad Pupovac. Stando a Branko Hrg, leader del Partito Democristiano, “nessuna proposta del governo è stata rigettata”.
Il vicepremier in quota HNS Predrag Štromar, ha confermato inoltre che ai Banski Dvori si sta pensando di ridurre l’imposta sul valore aggiunto su carne, uova, frutta e verdura, ma possibili tagli sono previsti anche nel capitolo imposte sugli immobili. A proposito di questi ultimi, il vicepremier che ricopre anche la carica di ministro dell’Edilizia e dell’Assetto territoriale, ha lanciato un appello pubblico a tutti i giovani che sono interessati a fruire dei prestiti agevolati per la prima casa a iniziare a raccogliere la documentazione necessaria, ottenere per tempo i permessi di costruzione se hanno deciso di costruire una casa, in modo da trovarsi pronti quando all’inizio del mese di settembre verrà pubblicato il concorso pubblico relativo ai prestiti agevolati.

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