Il ricordo dell’Olocausto è un dovere dei cittadini

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Il ricordo dell’Olocausto è un dovere dei cittadini

TRIESTE | “Il ricordo della Shoah è un nostro dovere, affinché quanto avvenne anche tra queste mura, con la deportazione e l’uccisione di persone innocenti, non accada più”. Lo ha detto ieri a Trieste il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardi Riccardi, a margine della cerimonia dedicata alla Giornata della Memoria svoltasi nella Risiera di San Sabba, monumento nazionale dal 1965 dopo che, tra il 1943 e il 1945, fu campo di concentramento per lo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia e luogo dove vennero eliminati ebrei, partigiani e detenuti politici. Come ha sottolineato Riccardi, la presenza delle istituzioni e la partecipazione di associazioni e di cittadini “testimonia il valore e l’importanza di questa giornata”. “Ricordiamo gli eventi tragici e dolorosi che ci sono stati – ha concluso il vicegovernatore – tenendoci ben saldi i valori di libertà e democrazia senza i quali, come ci ha insegnato la storia, rischiamo di rimanere indifesi davanti agli abissi della barbarie”.

Presente il sottosegretario Zoccano

Tra le autorità che hanno partecipato alla cerimonia, oltre a Riccardi, anche il sottosegretario di Stato a Famiglia e Disabilità, Vincenzo Zoccano, il vicepresidente della Camera dei deputati, Ettore Rosato, e il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo.
“La ricorrenza del 27 gennaio unisce l’intera Regione nel commosso ricordo di una tragedia le cui cicatrici hanno lasciato indelebile segno su queste terre”, ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, evidenziando che “sebbene impedito a partecipare alle celebrazioni ufficiali, voglio far giungere forte il mio messaggio di vicinanza alla comunità ebraica e a chi ha vissuto sulla propria pelle orrori di cui la Risiera di San Sabba continua a essere, per il Paese tutto e per il Friuli Venezia Giulia in particolare, muta testimone”. “Mantenere vivi i valori che oggi ci stringono assieme – ha sottolineato Fedriga – è dunque un dovere che istituzioni e cittadini hanno, tanto nei confronti delle vittime quanto delle nuove generazioni: è a loro che, leggendo questa sanguinosa pagina di Storia, abbiamo l’obbligo di guardare – ha concluso il governatore – per poterla trasformare in strumento di giustizia e veicolo di libertà”.
Ma l’Italia tutta ha ricordato il Giorno della Memoria, ovvero la tragedia della Shoah.

Conte: una pagina orribile

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare. Nella Giornata della Memoria voglio ricordare con le parole di Primo Levi le vittime della Shoah. Una pagina orribile dell’umanità, un crimine folle che non dobbiamo mai dimenticare”, ha scritto in un tweet il premier Giuseppe Conte. “La memoria è un dovere verso le vittime e i sopravvissuti, ma è soprattutto un imperativo morale e civile, reso urgente anzitutto dal fatto che ancora oggi ci troviamo davanti a preoccupanti focolai di antisemitismo. La Shoah ha combinato il delirio razzista, una pianificazione burocratica e un’efficienza criminale uniche nella storia del nostro continente. Un piano criminale di cui fu vittima il popolo ebraico, unitamente a Rom, Sinti, disabili, omosessuali che non rispondevano ai canoni di purezza della razza, così come gli internati militari e gli oppositori del regime”, ha rilevato in una nota il presidente della Camera Roberto Fico.

Non perdere la memoria

“Non perdere la memoria, per non perdere la Storia, la nostra e quella dell’Europa e delle sue giovani democrazie. Una memoria ‘da vivere’ per non cadere nell’indifferenza e nel pensiero negativo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale dell’FVG Piero Mauro Zanin sottolineando così il valore delle giornate dedicate alla Memoria dell’Olocausto e al Ricordo di tutte le vittime delle foibe, che anche il Consiglio regionale celebrerà in due momenti distinti durante la sessione d’Aula in programma questa settimana.
La celebrazione del Giorno della Memoria si terrà all’apertura della seduta di domani 29 gennaio, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, mentre il Giorno del Ricordo dedicato alle vittime delle foibe e all’esodo sarà celebrato venerdì 1.mo febbraio. “Tenere viva la memoria della Shoah come tragedia collettiva dell’Europa e del dramma delle vittime delle foibe e dell’esodo ha contribuito a far crescere una diffusa coscienza pubblica, ma deve essere un impegno costante”, ha rilevato Zanin.

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