Galeb, al via il restauro

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Galeb, al via il restauro

 I primi risultati del restauro della motonave Galeb del maresciallo Tito sono stati presentati  al Museo Civico di Fiume e riguardano il mobilio che arredava gli appartamenti di Tito e della consorte Jovanka, come pure quelli della sala di ricevimento. I lavori di restauro sono stati effettuati dall’Istituto di conservazione di Fiume.
Il progetto di restauro della motonave di Tito rientra nel piano della “Valorizzazione dei monumenti dell’eredità industriale a fini turistici”, il cui portatore è la municipalità di Fiume, in collaborazione con l’Ente per il turismo cittadino e con l’Università di Fiume. In quest’ambito il compito del Museo Civico consisterà nel definire il concetto e la strutturazione dell’allestimento della mostra permanente negli interni della “Galeb”, che metterà in esposizione oggettistica, fotografie e filmati d’archivio. In sinergia con l’Istituto per la conservazione, il Museo effettuerà l’inventario, la conservazione e il restauro degli arredi, suppellettili e dei vari oggetti presenti in loco. Il Museo Civico ha già preso in consegna i mobili, gli apparati tecnici e la documentazione tecnica che si custodivano sulla motonave.
Gli arredi presentati riguardano soprattutto la passeggiata in coperta, luogo in cui si creava la politica del tempo e che ospitò innumerevoli Capi di stato, specie dei Paesi non allineati (e non), quali Nehru, Naser, Selassie, Sukarno, Brežnjev, Hruščov, Indira Gandhi, Gheddaffi e tanti altri.
I lavori di restauro dei mobili riguardano la tappezzeria, i legni, ma anche la sostituzione di vetrate, maniglie e chiavi, che sono stati effettuati da Svjetlana Chris Dokić.
Ricordiamo che la “Galeb”, ex bananiera italiana affondata nel porto di Fiume, venne recuperata nel 1948. I progetti di ricostruzione della motonave come pure il design degli interni vennero affidati all’ufficio di progettazione “Brodoprojekt”. Nel 1960 la “Galeb” venne sottoposta nel cantiere polese “Uljanik” a un radicale rifacimento della coperta nella parte posteriore, mentre il salone di ricevimento, con annessa la sala da pranzo e la passeggiata in coperta nella parte anteriore, furono ampliati. Il progetto degli interieur fu affidato all’ingegnere Zlatko Lah, noto professionista nel campo della realizzazione d’interni.

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