Fortenova. Irena Weber, misterioso addio

0
Fortenova. Irena Weber, misterioso addio

Il Consiglio di gestione del gruppo Fortenova (nato dalle ceneri Agrokor), in riunione telefonica, ha rimosso Irena Weber dalla funzione di direttore esecutivo. La notizia arriva dal servizio stampa del gruppo, ma non vengono specificati i motivi di tale decisione, come filtra da fonti vicine ai vertici del gruppo.
La proposta di Fabris Peruško è stata appoggiata dai rappresentanti della proprietà nell’organismo, ma non è stata unanime. Peruško non ha votado essendo il promotore della proposta, mentre un membro del Consiglio di gestione si è proclamato astenuto. Tuttavia Irena Weber mantiene la funzione di sostituto del Commissario straordinario Agrokor, incarico al quale è stata eletta dal Tribunale commerciale su proposta del governo. Ciò vuol dire che sarà incaricata per il passaggio dei beni Agrokor alla Fortenova, in cui la maggior mole di lavoro è inerente all’integrazione della Mercator nel sistema Fortenova.
“Ringrazio la signora Weber per l’enorme contributo che ha dato al raggiungimento dell’accordo dei creditori dell’Agrokor e alla nascita del gruppo Fortenova”, ha affermato per l’occasione il direttore generale di Fortenova Fabris Peruško. “La signora Weber ha portato sulle proprie spalle una grande mole di lavoro dell’estremamente difficile e complesso processo di chiusura dell’amministrazione straordinaria in Agrokor e ha contribuito molto al suo successo”, ha detto Peruško. Inoltre, ha avuto uno dei ruoli principali nell’organizzazione e nella ristrutturazione del colosso alimentare nonché nella nascita del gruppo Fortenova. A nome mio e degli altri membri del Consiglio di gestione, la ringrazio sentitamente e le faccio i migliori auguri nel prosieguo del suo lavoro“, ha concluso Fabris Peruško.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display