Capo della diplomazia croata: è corsa a tre

Dopo la nomina di Marija Pejčinović Burić a segretario generale del Consiglio d'Europa, il premier costretto a trovare il sostituto

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Capo della diplomazia croata: è corsa a tre

La nomina del ministro degli Esteri Marija Pejčinović Burić a segretario generale del Consiglio d’Europa costringe il premier Andrej Plenković a trovare un sostituto. Pejčinović Burić assumerà il nuovo incarico prima di quanto  previsto (18 settembre) e, quindi, i tempi per arrivare a un nome sono ristretti considerato anche il periodo di vacanze. Hanno cominciato a circolare i primi nomi  degli ipotetici eredi. Il primo, quello che sembra godere del massimo gradimento anche per la carriera in seno al MAE croato, è Andreja Metelko Zgombić, segretario di Stato presso il Ministero degli Esteri in cui ha iniziato a lavorare nel 1994. È da tempo che il suo nome viene fatto quale potenziale capo della diplomazia croata. A suo riguardo da ogni parte, e partito, piovono solo complimenti per il lavoro che svolge.

Il ministro dell/Interno, Davor Božinović.
Foto Davor Puklavec/PIXSELL

Durante il 1992 è stata consulente per la politica estera del capo dello Stato, consulente legale generale del MAE, aiuto del ministro per il diritto europeo e infine segretario di Stato. È profondamente coinvolta nel lavoro del Ministero e conosce nel dettaglio tutte le dinamiche. Ultimamente è impegnata a fondo nei preparativi per l’assunzione della Presidenza Ue, che toccherà alla Croazia nel 2020. Spesso negli ambienti viene indicata come persona  che tiene in mano le redini del Ministero. Ha tutte le carte in regola per ereditare Pejčinović Burić. L’unico neo è rappresentato dal fatto che non è membro di alcun partito. Il premier Plenković vorrebbe nella funzione di ministro degli Esteri, così si dice, una figura con una dimensione politica ben definita che lei effettivamente non ha. Ma in questo caso la preparazione e l’esperienza maturata non possono non venir presi in considerazione.

Zvonimir Frka Petešić, capo dell’ufficio del premier. Foto Borna Filic/PIXSELL

Un altro candidato papabile è Zvonimir Frka Petešić, a capo dell’ufficio del premier. Grande professionista, preciso, dicono di lui, ma l’incarico che ricopre ora è molto importante per il premier in persona. Il terzo ipotetico candidato all’incarico di ministro degli Esteri  è Davor Božinović, attuale ministro dell’Interno. Il suo nome. A differenza della Metelko Zgombić, Božinović  ha carisma ed esperienza politica, è una figura di peso politicamente parlando  e in quanto a politica estera non è privo di nozioni, anzi. Solo che Božinović è alla guida di un dicastero delicato come il MAI, in cui ha conseguito eccellenti risultati e per il quale in vista ci sono importanti progetti (l’ingresso nel sistema Schengen su tutti). Božinović ha avviato la fase di modernizzazione della Polizia, quindi spostarlo in un altro dicastero sarebbe controproducente.

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