Cantieri. È il momento delle scelte

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Cantieri. È il momento delle scelte

POLA | Potrebbero essere giornate decisive queste per la cantieristica dell’Alto Adriatico, che si trova ormai da tempo con l’acqua alla gola. Alla conferenza stampa tenuta ieri a Pola il presidente della Regione istriana si è brevemente soffermato anche sulla situazione nel cantiere navale Scoglio Olivi. “In settimana verrà portata una decisione politica sul suo futuro. Mi auspico che si troverà una soluzione per dare un’altra occasione ai numerosi cantierini e alle loro famiglie”, ha concluso Flego.

Negli ultimi giorni si sono susseguite in maniera sempre più insistente le voci secondo le quali il governo di Zagabria non sarebbe disposto ad accollarsi i debiti del Gruppo Uljanik, che, come rilevato dal ministro dell’Economia Darko Horvat, rappresentano una sorta di spada di Damocle per l’Erario.
Sul destino dell’Uljanik dovrebbero esprimersi ora anche le forze politiche della maggioranza. Se si procederà al sanamento dell’Uljanik con i soldi dello Stato questa – ha fatto capire il ministro Darko Horvat – sarà una scelta esclusivamente politica, in quanto non c’è alcuna giustificazione economica per procedere in tale direzione.
A questo punto il fallimento appare la prospettiva più realistica per lo Scoglio Olivi, mentre non si esclude che per il 3. maj possa essere trovata una soluzione che escluda la liquidazione.
In ogni caso l’eventuale apertura del procedimento fallimentare non significa ancora che questa sia la fine dei cantieri: la strada della ristrutturazione infatti è percorribile anche in quel caso.
Quello della cantieristica è sicuramente un argomento delicato, che a Fiume e in Istria suscita emozioni e passioni e può avere anche contraccolpi politici per i singoli partiti. Nessuno schieramento vuole essere considerato il responsabile per il possibile affossamento della cantieristica, per cui è inevitabile che si tenda a rinviare all’infinito la soluzione del nodo gordiano. Anche se è difficile valutare quale formazione politica possa passarsela peggio agli occhi degli elettori, quando si parla della cura prestata finora alla cantieristica e alle decisioni prese per fermare il suo tracollo.
Ma a quanto sembra l’ora delle decisioni, almeno parziali. sembra comunque arrivata: lo si evince dalle parole di Valter Flego, ma anche dalle richieste dei cantierini stessi che esigono chiarezza e una soluzione, qualunque essa sia. Basta porre fine una volta per tutte all’agonia e all’incertezza.

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