Brusca frenata dell’economia croata

Il Prodotto interno lordo cresce per il 20.esimo trimestre consecutivo, ma in modo molto meno veloce

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Brusca frenata dell’economia croata

L’economia croata si contrae. Lo dimostrano gli ultimi dati inerenti il Prodotto interno lordo resi noti dall’Istituto nazionale di statistica (DZS). “Nel secondo trimestre il Pil è cresciuto del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma se il dato viene confrontato con il trimestre precedente, quando l’economia segnava una maggiorazione +3,9 per cento, è chiaro che l’economia ha subito una forte contrazione. Comunque, si tratta del 20.esimo trimestre in cui l’economia croata viaggia su binari positivi. Va segnalato che il maggiore contributo alla crescita del Prodotto interno lordo è arrivato dagli investimenti nel capitale fisso (+8,2 p.c.) “Questi dati devono essere un forte avvertimento per tutti noi – ha commentato il ministro delle Finanze, Zdravko Marić –, soprattutto per quanto concerne il tasso negativo dell’esportazione e il contemporaneo aumento di quello inerente all’importazione”. “Non appena i consumi registrano un’impennata, vediamo crescere il settore dell’import”, ha ribadito il ministro che, dall’altro canto, è soddisfatto dalla maggiorazione del consumo personale, come pure dell’aumento degli investimenti. “Per quanto concerne le proiezioni per il 2019, Marić ha confermato che il governo rimane dell’avviso che la crescita economica segnerà un +2,8 per cento. “L’imposta sul valore aggiunto indica che l’attuale stagione turistica sarà buona, in armonia con le fatture fiscalizzate” Il ministro concludendo ha voluto ricordare che i maggiori rischi per l’economia croata arrivano dall’estero, dove “Germania e Italia sono vicini alla recessione, e ciò potrebbe avere un impatto negativo anche sulle nostre prestazioni”.

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